1830: sostando in una cappella in rovina nel fitto di un bosco, il dottor Chomas e il suo assistente Gorobec scoprono un sarcofago che custodisce le spoglie mummificate della strega Asa, giustiziata due secoli prima. Costei, entrando incidentalmente in contatto col sangue di Chomas, torna in vita e riprende a mietere le sue vittime nella famiglia della pronipote Katia, che abita in un vicino castello insieme al padre, al fratello e a un vecchio servo...
Note
L'esordiente Bava - che firma anche la fotografia - si ispira al racconto _Il Vij_ di Nikolaj Gogol' e ne trae uno dei capolavori assoluti dell'horror (non solo italiano). Memorabile la Steele.
Folgorante esordio dietro la macchina da presa per Mario Bava, un'opera ancora oggi destabilizzante, fascinosa, magnetica e raffinatissima, che è diventata nel corso del tempo un punto di riferimento imprescindibile all'interno del cinema di genere tutto. Da recuperare assolutamente, almeno per l'importanza storica. Voto 8,5
NON MALE. è vero perde colpi a metà del film ma si lascia seguire seppur distrattamente. il bianco e nero non invecchia il film anzi aiuta a creare la giusta atmosfera per il resto è tutta un deja-vu
Quando con pochi mezzi e tante idee si riusciva a incantare. La storia fila e coinvolge, la regia rende tutti i particolari della storia e dei personaggi.
Un gotico eccellente. Scrittura classica, l’esordio di Bava, così come sarà per tutti gli altri film, emerge per talento nella messa in scena. L’incipit non si dimentica così come Barbara Steele, una bellezza. Grande film, che crea molti rimpianti.
"L'eternità è spezzata, tu lo hai potuto... Mi hai strappato alla terra che mi pesava come piombo. Questa volta non sei più sola: ti porterò il suo corpo e sarà la tua preda. Ella è nata e vissuta per questo, è identica a te: il fato si compie, Asa. Vivrai in lei, parlerai, sorriderai come lei e torneremo a vivere come una volta". [Arturo Dominici… leggi tutto
L'esordio dietro la macchina da presa di Mario Bava arriva quando ormai l'esperto direttore della fotografia (già con, fra gli altri, Soldati, Freda, Mattoli) ha 46 anni: non più un ragazzo, insomma. Ma certo ha l'esperienza dalla sua: e più che la regia sono infatti le luci a impressionare, di questo La maschera del demonio, immerso in un'irreale atmosfera da incubo degno… leggi tutto
Come al solito, propongo playlist con i Film visti negli ultimi mesi e le Serie TV concluse:
- 2a Space Force;
- 2a+3a+4a Ozark;
- 1a Ratched;
- 6a Peaky Blinders;
- 7a Brooklyn Nine-Nine.
In questa lista trovate sia i film che mi hanno avvicinato alla settima arte e con i quali sono cresciuto, sia quelli che hanno consolidato la mia passione per essa.
“Of course! It’s about a boy...” - Lilith (sì, quella Lilith) a/su Sabrina Spellman. Disimpegnata, reazionaria, moraleggiante, liberale, cialtrona. Esageratamente e al contempo…
I film della vita, di ogni stagione. Quelli che mi hanno cresciuto, accudito, intrattenuto, spaventato, consolato, divertito, fatto pensare, arrabbiare o innamorare. I film a cui mai rinuncerei e che porterò…
Folgorante esordio dietro la macchina da presa per Mario Bava, autore a lungo sottostimato in Italia che ha conosciuto, cinematograficamente parlando, una seconda vita dopo la morte, con una progressiva rivalutazione della propria produzione grazie all’ammirazione riservatagli da alcuni dei più grandi registi contemporanei di genere e non solo (Dario Argento, Tim Burton, John…
Opera cardine del cinema di genere nostrano, ma non solo, Mario Bava con la Maschera del Demonio (1960), riesce finalmente a debuttare al cinema dopo oltre un venti anni di gavetta come direttore della fotografia, effettista, operatore di seconda unità e non di rado regista non accreditato anche di film esteri per gente anche importante come Raoul Walsh, era quindi un nome…
Nell'800 due viandanti percorrono in carrozza una valle oscura e tetra. Fermatisi in prossimità di un rudere per far fronte ad un problema ad una ruota, i due scorgono, all'interno di una cripta, le spoglie di una strega giustiziata dall'Inquisizione due secoli prima con l'apposizione della acuminata maschera riservata agli indemoniati. Tornata in vita grazie al sangue di uno dei due…
"Siamo gettati in questa vita come in un alambicco, dove, dopo una precedente esistenza che abbiamo dimenticato, siamo destinati a essere rifatti, rinnovati, temprati dalle sofferenze, dalle lotte, dalla passione,…
“Sarai morto per gli uomini, ma sarai vivo nella morte”
L’opera d’esordio di Mario Bava si conferma tutt’oggi pilastro fondante della cinematografia horror, pellicola seminale di essenziale bellezza espositiva e di indubbio fascino visivo, meccanismo ad orologeria portatore di un inquietudine genuina, ruspante e potente.
Un…
La maschera del demonio '1960 - Mario Bava.
Senza dubbio alcuno ci troviamo dinanzi a quello che oltre ad essere riconosciuto come capolavoro assoluto, potrebbe essere benissimo considerato uno tra i lungometraggi di esordio più clamorosi della storia del cinema mondiale, La maschera del demonio infatti segna il vero esordio alla regia del maestro Mario Bava, che sino ad…
Da sempre l'affascinante, conturbante figura del vampiro suscita l'interesse e stimola la creatività di molti, non solo nel mondo della letteratura, ma anche, e soprattutto, in quello dell'arte cinematografica..…
La mia richiesta a partire da oggi è quello di chiedervi quali sono I vostri cinque horror preferiti seguendo le semplici regole de I sondaggi di Filmtv.
Il sondaggio inizia oggi e terminerá il 31…
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Commenti (12) vedi tutti
Tetro, agghiacciante, dall'afflato funesto. Notevole.
commento di Stefano LFolgorante esordio dietro la macchina da presa per Mario Bava, un'opera ancora oggi destabilizzante, fascinosa, magnetica e raffinatissima, che è diventata nel corso del tempo un punto di riferimento imprescindibile all'interno del cinema di genere tutto. Da recuperare assolutamente, almeno per l'importanza storica. Voto 8,5
leggi la recensione completa di rickdeckardSpettrale, gotico e affascinante: questi sono gli aggettivi che rivolgo a questo Signor Film.
commento di AndrewTelevision01Capolavoro dell'universo assoluto del nostro marione
commento di jacknancePietra miliare.
leggi la recensione completa di giansnow89Il miglior Mario Bava.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiNon sono d'accordo nel definirlo "capolavoro". E' comunque un buon esordio da parte di uno dei maestri del genere. Voto 6½.
commento di sasso67NON MALE. è vero perde colpi a metà del film ma si lascia seguire seppur distrattamente. il bianco e nero non invecchia il film anzi aiuta a creare la giusta atmosfera per il resto è tutta un deja-vu
commento di bianicCaposaldo dell'horror all'italiana.
commento di tunneyHorror davvero impressionante. Il bianco e nero e l'ambientazione spettrale e angosciante ne fanno un vero capolavoro.
commento di screamQuando con pochi mezzi e tante idee si riusciva a incantare. La storia fila e coinvolge, la regia rende tutti i particolari della storia e dei personaggi.
commento di nikkosteUn gotico eccellente. Scrittura classica, l’esordio di Bava, così come sarà per tutti gli altri film, emerge per talento nella messa in scena. L’incipit non si dimentica così come Barbara Steele, una bellezza. Grande film, che crea molti rimpianti.
commento di wakeup-neo