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Old Fox

Regia di Hsiao Ya-chuan vedi scheda film

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La recensione su Old Fox

di port cros
7 stelle

26° FAR EAST FILM FESTIVAL DI UDINE (2024)

 

A Taiwan nel 1990 un improvviso boom della borsa seguito da un altrettanto repentino crollo aveva creato e distrutto molte fortune nel giro di pochi mesi. In quell'anno l'undicenne Jie vive con il padre, cameriere in un ristorante, rimasti soli dopo la morte della madre a sbarcare il magro lunario che impone un controllo meticoloso sul consumo del gas e dell'acqua corrente. Il papà vorrebbe acquistare un locale per avviare un salone di parrucchiere, ma la salita del prezzo degli immobili causata dal boom allontana questa prospettiva di riscatto.

 

Intanto Jie stringe una improbabile amicizia con il Boss Xie, noto come "Vecchia Volpe", l'anziano padrone del ristorante, dell'immobile dove abitano e dove il padre vorrebbe aprire il salone di parrucchiere, ma anche implicato in molti altri traffici non sempre limpidi. Vecchia Volpe è temuto da tutti nel quartiere in quanto è un vero e proprio squalo spregiudicato, votato al profitto a qualunque costo e senza remore morali. Tuttavia l'anziano boss prende a cuore il ragazzino, intelligente e sveglio, in cui vede una potenziale replica di sé stesso. Così cerca di istruirlo al suo culto della disuguaglianza e del mettersi sempre dalla pare dei più forti, e gli insegna il suo metodo per evitare di provare qualsivoglia empatia per il prossimo, ripetendosi che le difficoltà altrui "non sono affari miei".

 

Jie , speranzoso di poter convivere il vecchio a vendere un locale al padre ad un prezzo abbordabile, comincia a vedere il bieco affarista come una figura di riferimento a cui ispirarsi ed è indotto al tradimento della donna che maternamente si era presa cura di loro, facendo la spia presso il boss.

 

Emerge quindi una totale contrapposizione con la figura del padre, capace anche nel momento del bisogno di gesti di altruismo e sensibilità verso il prossimo, rinunciando a portare via il negozio ad una famiglia del vicinato che ha perso tutti i suoi risparmi nel crack della borsa.

 

Quale sarà l'influenza in grado di formare la personalità di Jie una volta cresciuto?

 

Il regista taiwanese Ya Chuan Hsiao intreccia al suo racconto di formazione la riflessione su un modello di capitalismo avido e rapace contrapposto all'etica della responsabilità verso la comunità. Dimostra sensibilità nel ritrarre le figure dei protagonisti, il bambino famelico di vita, il padre amorevole e premuroso, ma anche l'anziano boss, che dietro la facciata di insensibilità nasconde il dolore di essere stato abbandonato dal figlio che lo disprezzava.

 

Con padronanza stilistica nei movimenti della macchina da presa, nelle musiche e nella fotografia compone una confezione elegante e accattivante.

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