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A, B, C... Manhattan

Regia di Amir Naderi vedi scheda film

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La recensione su A, B, C... Manhattan

di ed wood
6 stelle

Ero rimasto così estasiato da "Manhattan by Numbers" (uno dei film più "extraterrestri" degli ultimi 30 anni: non tanto una passeggiata nè un'odissea nella Grande Mela, quanto un sogno, anzi una fantasmagoria) che mi attendevo un altro piccolo capolavoro dall'esule volontario Naderi. E invece, "A,B,C...Manhattan" mi ha in buona parte deluso. Certo, non si può negare l'empatia trasmessa da queste tre outsiders, non si può non sentire la loro pena, ma credo che il merito non sia nè di una sceneggiatura un po' insipida (e questo è l'aspetto meno importante, visto l'approccio "rosselliniano" di Naderi e di tutto il cinema persiano) nè di una regia bloccata, arida, spenta, che si affida ad uno sterile abuso del piano-sequenza e a qualche stacco di montaggio tanto brusco quanto scontato. Manca quasi del tutto l'ispirazione del precedente film newyorkese, quello sguardo alieno, visionario, capace di "inventarsi" una Manhattan diversa ad ogni inquadratura, ad ogni carrello...Il merito dunque va alle attrici, alle loro facce, alla loro fisionomia, alla loro "verità"...Interessante infine la dimensione "punk-wave anni 80" in cui è immerso un film teoricamente ambientato al tramonto del XX secolo...chissà se si tratta di una cosa voluta, o se Naderi non fosse abbastanza aggiornato sulle ultime tendenze musicale e di moda...se si tratta di una cosa voluta, Naderi ha compiuto una scelta geniale: con questo anacronismo infatti ha ricondotto tre ragazze sole nell'epoca della "solitudine metropolitana" per antonomasia, gli anni 80, quando erano definitivamente tramontate le utopie collettiviste degli anni 60 e 70, la droga era l'eroina e serviva per isolarsi, non (come oggi l'XTC) per "integrarsi" con la massa, non esistevano ancora internet e i social network: infatti, alla fine, Coleen resta sola con le foto della figlioletta e non può far altro che autofotografarsi: una solitudine riflessa, pronta ad entrare in qualche affollata community virtuale degli anni 2000...

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