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Mr. Harrigan's Phone

Regia di John Lee Hancock vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mr. Harrigan's Phone

di Furetto60
7 stelle

Buona riduzione cinematografica di un ottimo racconto di Stephen King. Donald Sutherland giganteggia

Siamo ad Harlow, piccola città sita nelle campagne del Maine, dove vive John Harrigan, alias Donald Sutherland, un eccentrico miliardario senza famiglia, che vive solo con la servitù in un'immensa villa, poco amato per il suo carattere burbero e la sua spregiudicatezza nel mondo infido degli affari,unite ad una proverbiale taccagneria;la stampa nazionale spesso ne ha fatto bersaglio di severe critiche, lo ha soprannominato squalo della finanza; trasferito nel piccolo paesino, in quanto stanco del frastuono della metropoli. Dopo aver ascoltato in chiesa il piccolo Craig, da poco orfano di madre, declamare un versetto, l'anziano facoltoso  lo assume per farsi leggere ad alta voce i libri che gli piacciono; il vecchio  scostante, gradisce la solitudine e disprezza il prossimo, ma nel corso del tempo sviluppa affetto per il ragazzo; Craig è intelligente e capisce bene ciò che legge, in più non pone domande indiscrete, è garbato e rispettoso; in breve il loro appuntamento diviene un abitudine consolidata; nelle feste comandate oltre ai canonici 5 dollari,John gli regala un gratta e vinci;  Il ragazzo impara molto dal signor Harrigan e dai suoi libri, un giorno con uno dei biglietti della lotteria vince una bella somma e regala un i-phone ad Harrigan.
Inizialmente John è restio, ma quando Craig gli spiega i vantaggi che potrebbe trarne, accetta il regalo e diventa quasi inseparabile dal suo i-phone;
Harrigan ne comprende il potenziale, ma pronostica anche l’effetto distruttivo che potrebbe avere e che infatti ha, un mondo legato a internet, ai social, alle fake news. Craig ormai è diventato grande,ma non diserta mai l’appuntamento con John, ammaliato dalla saggezza cinica dell’uomo. Craig d’altra parte ha bisogno di allontanarsi da un contesto sociale certo non facile, per rifugiarsi nella grande casa austera, in compagnia del suo mentore. Un giorno però è proprio lui che trova l’anziano morto sulla sua poltrona. In occasione del suo funerale, Craig infila lo smartphone nella giacca dell'amico deceduto, nemmeno lui sa perché ma il gesto in qualche modo lo fa sentire ancora legato a lui. La vita sociale di Craig non è facile, viene sistematicamente bullizzato da un ragazzone alto grosso e ottuso,dopo l’ennesimo pestaggio subito, Craig manda un messaggino al telefonino dell'amico defunto, ovviamente solo per sfogarsi, ma meraviglia delle meraviglie, ottiene risposta, non solo, dopo qualche tempo il suo dannatissimo persecutore muore misteriosamente; fa delle ricerche e scopre che i nemici di Harrigan hanno sempre fatto una brutta fine;roso dai sensi di colpa, ripone il vecchio cellulare e ne compra uno nuovo. Tutto sembra essere tornato alla normalità; tuttavia si verifica un brutto incidente stradale, in cui perde la vita la sua giovane insegnante di biologia, un'amica che l’aveva aiutato nei tanti momenti difficili, l’autore di questo omicidio colposo, è un giovane ricco e viziato, alla guida in stato di ebbrezza, in più recidivo; la sentenza di condanna è irrisoria e ciò scatena l’ira di Craig, che si riprende il vecchio cellulare e comanda al signor Hagginton di fare giustizia, dopo poco lo sciagurato investitore si suicida. Il film, diretto da John Lee Hancock è tratto da “ Se scorre il sangue”, un'affascinante raccolta antologica firmata dal mitico Stephen King e pubblicata nel 2020. La riduzione cinematografica che ha compiuto il regista non penalizza, anzi è piuttosto fedele al racconto del “Re”. Chi ha da sempre seguito lo scrittore, come il sottoscritto, sa che King non è solo l'autore di storie spaventose, ma è soprattutto un attento osservatore e narratore della “fauna”umana, coi suoi difetti, tanti e i suoi pregi,pochi. Altro tema: il timore, peraltro legittimo, di una tecnologia che indubbiamente agevola la vita, ma che ha sicuramente cambiato in peggio le nostre relazioni sociali. Il regista aderisce al ritmo pacato del racconto, con uno “script” solido, narrando le diverse sfaccettature dei rapporti instaurati dal protagonista.  La scelta dei libri da leggere ad Harrigan è precisa, ognuno di essi sviluppa i motivi topici della vita: il denaro, il potere, gli affetti,la paura, la solitudine e la morte, facendo maturare Craig, rendendolo una persona consapevole dei valori dell'esistenza. L'elemento soprannaturale è solo un espediente narrativo, ma che regala anche qualche brivido. Donald Sutherland, è superlativo. Il film è da vedere





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