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Trama

Franz, un magnaccia da quattro soldi, deve vedersela con Bruno, il gangster messo sulle sue piste dal "sindacato" al quale ha rifiutato di aderire; i due diventano però amici, al punto che il primo accetta di dividere con l'altro persino la propria ragazza, Joanna. Ma ben presto quest'ultima si stanca delle attenzioni di Bruno e quando viene a conoscenza di un suo piano (progettato in combutta con lo stesso Franz) per rapinare una banca lo denuncia prima che lui riesca a eliminarla. Bruno viene ucciso dalla polizia, mentre Franz e Joanna riescono a fuggire.

Note

Lungometraggio d'esordio di Fassbinder, in bilico fra influenze noir e decostruzione godardiana.

Commenti (4) vedi tutti

  • Esordio di Fassbinder,recitazione fredda e quasi dilettantesca,trama poco convincente e con poco senso....boh a chi piace beato lui.

    commento di ezio
  • Per il suo film d'esordio, Fassbinder si muove nel solco tracciato dalla Nouvelle Vague dando mostra di voler giocare con il cinema come fa il bambino che sta per intraprendere una nuova gioiosa avventura. I personaggi ripresi in terzi e le evidenti disarmonie dei raccordi fanno un film che brilla per l'amore per la settima arte che sa trasmettere.

    commento di Peppe Comune
  • Lui la fa prostituire. A lei sta bene così. Il terzo, "l'amico", una specie di uomo macchina, uccide chi gli capita senza pensarci.

    leggi la recensione completa di Baliverna
  • Fassbinder dimostra qui di avere delle idee, ma una conoscenza del mezzo cinematografico ancora molto approssimativa.

    commento di sasso67
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Recensioni

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MarioC di MarioC
6 stelle

Si può essere iconoclasti anche con i propri numi tutelari. Per il suo primo lungometraggio Fassbinder prende Godard, Chabrol e Melville, li pone su in ideale piedistallo, nell’empireo dei riferimenti autoriali, li omaggia con un anodino cartello nero ad inizio film , quindi li rovescia gioiosamente (e un po’ presuntuosamente), spargendone soltanto le irriconoscibili ceneri… leggi tutto

4 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

thisisthegirl di thisisthegirl
10 stelle

La freddezza del titolo è evidente: il calore umano non è concesso a nessuno. La morte, quella sì che riscalda, riesce a strapparti dalla crudeltà di una gelosia senza amore. Il primo lungometraggio di Fassbinder sembra quasi una dichiarazione di poetica: anche nei film successivi ("Rio das Mortes", per esempio) il regista tedesco "surgela" i sentimenti, le relazioni,… leggi tutto

7 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle negative

mm40 di mm40
4 stelle

Criminalità dei bassifondi, prostitute, sparatorie, colpi male organizzati, false amicizie e tutti gli imprevisti del fato (perennemente) avverso: Fassbinder esordisce così nel lungometraggio, dopo qualche lavoro di breve durata, e già delinea le sue principali tematiche e caratteristiche. Bianco e nero violentissimo, nettissimo, poche ed essenziali scenografie, dialoghi iperrealistici che… leggi tutto

1 recensioni negative

2017
2017

Recensione

Baliverna di Baliverna
5 stelle

Fin da subito Fassbinder ci è andato giù pesante col suo pessimismo assoluto, e con la totale assenza di redenzione per tutti i personaggi; essi infatti muoiono (in modo banale) nel loro male, o vivono continuando a perseverare in esso. Stilisticamente la pellicola ricorda i film di Jean Pierre Melville, ma è più astratta e straniante, a tratti persino surreale e…

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Recensione
Utile per 4 utenti
2015
2015

Recensione

MarioC di MarioC
6 stelle

Si può essere iconoclasti anche con i propri numi tutelari. Per il suo primo lungometraggio Fassbinder prende Godard, Chabrol e Melville, li pone su in ideale piedistallo, nell’empireo dei riferimenti autoriali, li omaggia con un anodino cartello nero ad inizio film , quindi li rovescia gioiosamente (e un po’ presuntuosamente), spargendone soltanto le irriconoscibili ceneri…

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Nel mese di gennaio questo film ha ricevuto 4 voti
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2014
2014

Introvabili cercasi

FilmTv Rivista di FilmTv Rivista

"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..." "Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..." "L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…

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Recensione

EightAndHalf di EightAndHalf
7 stelle

Parlare di minimalismo, nel caso del primo lungometraggio di Rainer Werner Fassbinder, sarebbe riduttivo oltre che fuorviante. Lo stile non è minimalista, affatto, è strabordante di trovate, di guizzi e di piani-sequenza che certo non mirano all'essenziale, ma mobilitano l'essenzialità delle azioni umane dei protagonisti. Non si può certo parlare, infatti, di un'adesione completa al vuoto…

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Recensione
Utile per 6 utenti
2013
2013
Nel mese di novembre questo film ha ricevuto 3 voti
vedi tutti

Recensione

chribio1 di chribio1
6 stelle

Primi 15' da dimenticare poi arrivano una manciata di gran belle donzelle e tutto cambia e il Film si fa certamente piu' interessante,godibile ed accattivante ! voto.6.

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Recensione
Utile per 1 utenti
2012
2012

Recensione

ethan di ethan
8 stelle

Il film d'esordio di Fassbinder è un caleidoscopio di stili ed umori che cambiano man mano che i minuti passano: da un inizio, che sembra una parodia di 'Fronte del porto', dove Franz (Fassbinder stesso) si rifiuta di aderire alle pressioni di un'oscuro sindacato e viene per questo affiancato da uno sgherro di nome Bruno (Ulli Lommel), fatto di lunghe e stranianti inquadrature con la camera…

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Recensione
Utile per 5 utenti
2011
2011

Recensione

OGM di OGM
10 stelle

Il manifesto minimalista del pensiero di Fassbinder. La sua concezione della realtà cinematografica risente fortemente della sua inclinazione artistica per il teatro, attivamente coltivata nei primi anni della sua  carriera: la storia, sul set come sul palco, vive fondamentalmente all’interno dello spazio scenico delimitato dai personaggi. Tutto il resto fa da sfondo, ed appare…

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Recensione
Utile per 6 utenti
2010
2010

Recensione

thisisthegirl di thisisthegirl
10 stelle

La freddezza del titolo è evidente: il calore umano non è concesso a nessuno. La morte, quella sì che riscalda, riesce a strapparti dalla crudeltà di una gelosia senza amore. Il primo lungometraggio di Fassbinder sembra quasi una dichiarazione di poetica: anche nei film successivi ("Rio das Mortes", per esempio) il regista tedesco "surgela" i sentimenti, le relazioni,…

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omero sala di omero sala
8 stelle

La trama è imprecisa e incoerente, lo sviluppo degli eventi è confuso e sconnesso, il tratteggio dei personaggi è abbozzato ed approssimativo, alcuni passaggi appaiono incomprensibili, la recitazione è grezza e innaturale, le espressioni sono fisse e atone, la gestualità sembra più teatrale (nel senso pessimo del termine) che cinematografica, il colore…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2009
2009

Banca

Redazione di Redazione

Se in questa taglist mettessimo solo i film sulle rapine praticamente identificheremmo un sottogenere. Ma in banca succedono anche altre cose, più quotidiane. O ancora più sporche. Quindi qui va tutto bene purché ci…

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mm40 di mm40
4 stelle

Criminalità dei bassifondi, prostitute, sparatorie, colpi male organizzati, false amicizie e tutti gli imprevisti del fato (perennemente) avverso: Fassbinder esordisce così nel lungometraggio, dopo qualche lavoro di breve durata, e già delinea le sue principali tematiche e caratteristiche. Bianco e nero violentissimo, nettissimo, poche ed essenziali scenografie, dialoghi iperrealistici che…

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2008
2008

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joseba di joseba
8 stelle

Visto forse per la sedicesima/diciassettesima volta. Che dire? Film semplicemente formidabile, insieme a Il soldato americano e a Roulette cinese il mio Fassbi preferito (regista di cui venero l'opera omnia). Acerbo per alcuni, derivativo per altri, a mio giudizio si stampa sulla retina con un candore terroristico e un'innocenza predatoria da lacrime ininterrotte. Nel suo lungometraggio…

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Recensione
Utile per 4 utenti
2005
2005

Recensione

kotrab di kotrab
8 stelle

Un triangolo glaciale, una storia di delinquenti senza dignità, un meccanismo impietoso: morte e amore non si distinguono, domina il conflitto di potere anche in ambito affettivo, che a sua volta è solo lontanamente intuibile. Stile glaciale di ampie inquadrature, carrellate orizzontali o stralunate, fotografia dai bianchi accecanti che quasi inglobano gli stessi neri, silenzi,…

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Recensione
Utile per 4 utenti
2004
2004
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