Per le vacanze estive Anna, Georg e il figlio Georgie raggiungono la loro incantevole casa in riva al lago. Mentre padre e figlio armeggiano sulla barca a vela rimessa a nuovo e Anna sta preparando la cena, all'improvviso si trova davanti Peter, un ragazzo dall'aria perbene, ospite dei vicini, che le chiede delle uova per conto di Eva. Dalla serenità si passa, ben presto, al terrore...
Note
Haneke è un regista austriaco che si è fatto notare dai frequentatori dei festival con "Benny's Video" e "71 frammenti di una cronologia del caso". Questo film è ancora un "esercizio nella crudeltà" e dimostra la sua capacità di mettere in croce i personaggi e lo spettatore. Dopo un inizio in cui la tensione cresce attraverso l'accumulo di elementi all'apparenza insignificanti, quando i due "maniaci" si installano nella casa dei protagonisti Haneke passa a uno sviluppo degno di "Non aprite quella porta". Con una differenza: la violenza, che è tanta e tremenda (tortura fisica e psicologica, stupro e omicidio), sta sempre nel fuori campo.
Si potrebbe definirlo un film di denuncia, il regista punta il dito sullo spettatore, reo di nutrirsi di violenza e depravazione: senza sconti. Buona la tensione, bravi gli interpreti.
Pellicola particolarmente cruda e realista che attraverso il metacinema, riflette sull'insensata spettacolarizzazione della violenza tipica del Cinema hollywoodiano, criticandone gli schemi e lo stesso pubblico che li apprezza.
Regge bene i suoi quasi vent'anni, ma ho avuto la sensazione che fosse un po' tagliato con l'accetta rispetto all'Haneke che conoscevo, più raffinato e sottile e meno schematico. Non ho retto gli inserti ammiccanti verso lo spettatore, incluso il rewind del quasi finale. Ora ho in coda la versione del 2007 ma voglia zero di guardarlo.
Eleganti, affabili, due giovani nascondono la morte nel loro cuore (di ghiaccio). Torturano e uccidono. Haneke si (ci) confronta con la violenza. Vuole spiazzare, sviscerare? In ogni modo riesce a tenere desta l’attenzione fino alla (non) fine.
E' una cacata pazzesca. Inventatevi tutte le assurdità più inimmaginabili, autoconvincetevi che sia l'apoteosi dell'opera filmica, ma io che sono più bello più bravo e intelligente di voi vi dico:( ed è così ) è na porcheria.
"Il dovere dell'arte è quello di porre domande, non di fornire risposte": parole del tedesco trapiantato a Vienna Michael Haneke, classe 1942, una carriera avviata prima come critico cinematografico e poi, a partire dai primi anni Settanta, proseguita come regista televisivo e teatrale, fino al vero e proprio esordio sul grande schermo nel 1989. Funny Games costituisce… leggi tutto
Il meccanismo di morte comincia immediatamente: dal comportamento dei vicini di casa di Georg e Anna, all'inizio del film, si intuisce che c'è qualcosa che non va, che non si tratta di semplice scortesia. Tutto, poi, si evolve in modo assurdo, quasi grottesco: Peter entra nella cucina dove Anna sta cucinando e chiede delle uova, le rompe e ne chiede altre, poi fa… leggi tutto
Questo film, da molti, viene considerato un capolavoro, o comunque, un ottimo film. Per me non è affatto così. Indubbiamente è un film disturbante, spiazzante, provocatorio, ma il risultanto cinematografico che ne consegue è decisamente mediocre. Per quasi due ore si assiste a scene estremamente irritanti sempre uguali; non c'è nessuna evoluzione nella storia, nessun colpo di scena perchè… leggi tutto
Non è certo il primo film sul tema: il terrore fa capolino nella sfera domestica, attraverso due (o più) delinquenti. Senza fare particolari sforzi di memoria, la mente va subito a Cane di paglia di Peckinpah, un dramma molto simile, con una tensione sempre palpabile e un grandioso Dustin Hoffman. Funny Games si differenzia per pochi dettagli, l'unico non…
Un film duro, difficile, violento. Il crescendo di violenza, che arriva quasi subito, avviene quasi senza accorgercene. Il primo lamento del cane morente è il preludio alla catastrofe. Il game è cominciato. I due giovani protagonisti agiscono come in un The Truman Show, strizzando l’occhio allo spettatore rivolgendosi direttamente in camera. Le loro “buone”…
La follia assoluta, espediente narrativo che ci disturba ma al tempo stesso ci affascina perché rifugge la logica cartesiana della normalità delle nostre grigie esistenze, si può esplicare in…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Certamente valutare il Terrore è qualcosa di antico quasi primordiale e quindi stabilire la sua forma è molto difficile tanto che cambia a seconda della propria sensibilità con uno spavento o un…
Con Home invasion, ci riferiamo a quel sottogenere, nel quale (come si intuisce dal nome) a far da padrone, sono le scene che prevedono i tentativi di irruzione e le prese di ostaggi, in abitazioni occupate dai…
Gli anni '90 sono stati un decennio proficuo per quanto riguarda il cinema, molti dei migliori registi di oggi hanno visto la luce proprio in quel periodo e molti altri, già all'attivo da parecchio tempo, hanno…
Potrebbe essere un inconsapevole esorcismo di istinti naturali rimossi, o un diffuso morbo voyeuristico inconfessabile ciò che rende i film violenti… segue
Eroi dall'anima sporca, criminali dal cuore tenero, perdenti nati, pessimi soggetti e tutti coloro che si distinguono dall'eroe classico, puro, virtuoso e pieno di qualità.
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Commenti (17) vedi tutti
Si potrebbe definirlo un film di denuncia, il regista punta il dito sullo spettatore, reo di nutrirsi di violenza e depravazione: senza sconti. Buona la tensione, bravi gli interpreti.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloPellicola particolarmente cruda e realista che attraverso il metacinema, riflette sull'insensata spettacolarizzazione della violenza tipica del Cinema hollywoodiano, criticandone gli schemi e lo stesso pubblico che li apprezza.
commento di CineNihilistDisturbante e psicotico, a tratti geniale
leggi la recensione completa di siro17Regge bene i suoi quasi vent'anni, ma ho avuto la sensazione che fosse un po' tagliato con l'accetta rispetto all'Haneke che conoscevo, più raffinato e sottile e meno schematico. Non ho retto gli inserti ammiccanti verso lo spettatore, incluso il rewind del quasi finale. Ora ho in coda la versione del 2007 ma voglia zero di guardarlo.
commento di giuvaxCosa aspettarsi da un film austriaco? Tutto! Pazzesco e claustrofobico. Per stomaci forti e menti lucide. Sottotitolo: non fatevi prendere dal panico.
commento di bebabi34Film lento e statico. I protagonisti si parlano addosso senza mai coinvolgere. Tempo sprecato.
commento di Cappa66BELLILLO…
commento di Il cattivo nullatenenteAgghiacciante. Haneke mette in scena un incubo senza alcuna via di uscita. Capolavoro.
commento di ligetiVoto 6 Irrispettoso
commento di luca826Allucinante e feroce: perfetta accoppiata!
commento di RageAgainstBerluscaClaustrofico!!!!
commento di XANDEREleganti, affabili, due giovani nascondono la morte nel loro cuore (di ghiaccio). Torturano e uccidono. Haneke si (ci) confronta con la violenza. Vuole spiazzare, sviscerare? In ogni modo riesce a tenere desta l’attenzione fino alla (non) fine.
commento di daveperbello,a tratti geniale.Interessantissima la riflessione sul "non confine tra fiction e realta'"…in fondo per loro non e'che un gioco.
commento di Utente rimosso (grace711)bellissimo! chi lo critica (e che non è + intelligente di tutti gli altri! anzi!) cada a vedersi i Vanzina
commento di fra_pagaE' una cacata pazzesca. Inventatevi tutte le assurdità più inimmaginabili, autoconvincetevi che sia l'apoteosi dell'opera filmica, ma io che sono più bello più bravo e intelligente di voi vi dico:( ed è così ) è na porcheria.
commento di TotoroE' un horror? Un triller? O un film che cerca di coinvolgerti ma che, quasi subito, ti fa sbadigliare? Voto decisamente basso.
commento di sonicyouthsu questo film ho una opinione. e' una cagata pazzesca.
commento di ADAMO