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Nureyev - The White Crow

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Regia di Ralph Fiennes

Con Oleg Yvenko, Adèle Exarchopoulos, Sergei Polunin, Raphaël Personnaz, Chulpan Khamatova, Calypso Valois, Aleksei Morozov... Vedi cast completo

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Trama

La storia del ballerino Rudolf Nureyev e della sua defezione dall'Unione Sovietica nel 1961, nonostante i tentativi del KGB di fermarlo.

Approfondimento

NUREYEV - THE WHITE CROW: COME NUREYEV SCELSE L'OCCIDENTE

Diretto da Ralph Fiennes e sceneggiato da David Hare con Julie Kavanagh, Nureyev - The White Crow racconta la storia di Rudolf Nureyev dall'infanzia sofferta vissuta nella cittadina sovietica di Ufa al suo arrivo a Parigi nei primi anni Sessanta, passando per gli anni in cui ha visto fiorire il suo talento per la danza a Leningrado. Tutto ha inizio con Rudolf, appena ventiduenne e vestito con un abito scuro e un berretto nero in testa, è su un volo da San Pietroburgo a Parigi. L'anno è il 1961 e Nureyev, non ancora la leggendaria figura che diventerà, è un membro della rinomata Kirov Ballet Company, per la prima volta in viaggio fuori dall'Unione Sovietica. Ben presto, la vita parigina delizia Nureyev e il giovane ballerino è desideroso di consumare tutta la cultura, l'arte e la musica che la città ha da offrirgli. Gli ufficiali del KGB osservano però ogni sua mossa, diventando sempre più sospettosi del suo comportamento e della sua amicizia con la giovane parigina Clara Saint. Quando decidono di affrontarlo con una domanda tanto diretta quanto scioccante, Nureyev sarà costretto a prendere una decisione straziante, che cambierà per sempre il resto della sua vita e metterà in pericolo la sua famiglia e i suoi amici.

Con la direzione della fotografia di Mike Eley, le scenografie di Anne Seibel, i costumi di Madeline Fontaine e le musiche di Ilan Eshkeri, Nureyev - The White Crow trae spunto dalla biografia del ballerino sovietico Rudolf Nureyev scritta da Julie Kavanagh e intitolata semplicemente Rudolf Nureyev. The Life. A spiegare l'adattamento del volume è il regista Ralph Fiennes: "Sono passati più di vent'anni da quando ho letto la biografia. Io e Julie siamo amici ed ero ancora un giovane attore quando, conoscendo la mia passione per la cultura russa, Julie mi ha passato il suo scritto. Sebbene non avessi particolare interesse per la danza e non conoscessi molto di Nureyev, sono stato conquistato dalla storia dei suoi anni giovanili, segnati dalla sua giovinezza a Ufa nella Russia centrale negli anni Quaranta, dagli studi di danza a Leningrado (ora San Pietroburgo) e dalla sua decisione di disertare nel 1961 per stabilirsi in Occidente. Tutto era già molto cinematografico e si prestava a divenire un film. Non immaginavo che sarei stato io a dirigerlo: il mio debutto dietro la macchina da presa è avvenuto solo una decina di anni dopo, nel 2011 (con Coriolanus). Sapevo però che si doveva fare per varie ragioni: parla delle motivazioni che spingono un giovane a realizzare se stesso, anche andando incontro a spietate conseguenze, e del divario ideologico tra Est e Ovest all'apice della Guerra fredda".

A spingere Fiennes a portare sullo schermo le vicende del giovane Rudolf Nureyev è in particolar modo la produttrice Gabrielle Tana, che ha già prodotto i precedenti film da regista di Fiennes, come la stessa ha ricordato: "Dopo aver lavorato con Fiennes a CoriolanusThe Invisible Woman gli ho suggerito di considerare il film su Nureyev per tutta una serie di ragioni. In primo luogo, per una questione che mi riguarda da vicino: sono stata una ballerina da bambina fino ai 17 anni e ho avuto la possibilità di vedere danzare a pochi passi da me Nureyev e Margot Fonteyn al Royal Ballet. Ho poi incontrato Nureyev in diverse circostanze dal momento che mia madre aveva con lui amici in comune. La sua vita mi ha sempre affascinato. L'ho apprezzato come persona ma soprattutto come artista: era una superstar della danza e ha portato il balletto a un livello ancora oggi insuperabile. Era come ossessionato dalla danza e dalla perfezione. L'intento di Nureyev - The White Crow era quello di rendere omaggio a lui ma anche a tutti coloro che hanno sfidato le convenzioni e infranto le regole per seguire la propria indole".

Il cast

A dirigere Nureyev - The White Crow è Ralph Fiennes, regista e attore inglese. Nato nel 1962 a Ipswich da madre pittrice e padre fotografo, Fiennes è cugino di ottavo grado del principe Carlo ed è il primo di sei figli, quattro dei quali come lui impegnati nel mondo del cinema: il fratello Joseph è un attore,… Vedi tutto

Trailer

Commenti (4) vedi tutti

  • Mitico nel ballo come nella cafoneria verso la quale non ha praticamente mai assunto alcuna disciplina, purtroppo. Ma nessuno è perfetto. Grande interpretazione del ballerino Oleg Ivenko, Per la prima volta sulle scene. Magari porterà fortuna. 8

    commento di Brady
  • Interessante biopic su "Rudol'f Nureyev". Mitico ballerino russo

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Un buon film, non privo di imperfezioni più o meno gravi, ma sicuramente onesto e riuscito, che fa del personaggio di Nureyev il fulcro centrale della storia. Vale soprattutto per la straordinaria componente tecnica che tra luci, cromatismi, immagini in movimento e atmosfere, riesce perfettamente a ricreare la magia delle esibizioni. Voto 6,5

    leggi la recensione completa di rickdeckard
  • La storia vera della fuga dall'URSS del ballerino Rudolf Nurejev.

    leggi la recensione completa di Baliverna
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Furetto60 di Furetto60
6 stelle

Siamo a Pietroburgo, nel 1961. Alexander Puskin, insegnante e amico di Rudol'f Nureyev, interrogato dagli agenti del KGB in merito a un fatto avente per protagonista il ballerino, lo difende a spada tratta. Attraverso una serie di flashback non in ordine cronologico, la regia ricostruisce la biografia del celebre ballerino, dalla nascita su di un treno, che diventerà la sua giocosa… leggi tutto

2 recensioni sufficienti

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Baliverna di Baliverna
7 stelle

Devo dire che in generale mi è piaciuto. L'ho trovata ben diretta e recitata, questa pellicola, priva di strizzatine d'occhio alle mode e al pubblico. L'unico difetto è forse un eccessivo ricorso al flashback, che fa scricchiolare il racconto principale, cioè ciò che accade nel “presente” a Parigi. Forse, quindi, il film andava sforbiciato in alcune di… leggi tutto

1 recensioni positive

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La recensione più votata delle negative

alan smithee di alan smithee
3 stelle

TFF 36 - FESTA MOBILE Per la sua terza avventura in regia (dopo lo shakespeariano Coriolanus del 2011 e The invisible woman del 2013), l'attore celebrato e fascinoso Ralph Fiennes sceglie di raccontarci l'epopea Rudolf Nureyev: il sogno fattosi concretezza con la determinazione ed il talento, la scuola di formazione con il maestro di sempre che si è prodigato con tutto se stesso per il… leggi tutto

2 recensioni negative

2023
2023
Trasmesso il 18 ottobre 2023 su Rai Movie
Trasmesso il 15 ottobre 2023 su Rai Movie
Trasmesso il 13 ottobre 2023 su Rai Movie
Trasmesso il 6 gennaio 2023 su Rai 5
2022
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Trasmesso il 12 gennaio 2022 su Rai Movie
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Trasmesso il 15 luglio 2021 su Rai Movie
Trasmesso il 9 luglio 2021 su Rai Movie
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Furetto60 di Furetto60
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Siamo a Pietroburgo, nel 1961. Alexander Puskin, insegnante e amico di Rudol'f Nureyev, interrogato dagli agenti del KGB in merito a un fatto avente per protagonista il ballerino, lo difende a spada tratta. Attraverso una serie di flashback non in ordine cronologico, la regia ricostruisce la biografia del celebre ballerino, dalla nascita su di un treno, che diventerà la sua giocosa…

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Recensione
Utile per 7 utenti
2019
2019

Recensione

rickdeckard di rickdeckard
6 stelle

Ralph Fiennes, alla sua terza regia, si cimenta nella difficile impresa di portare sullo schermo la complessa storia del leggendario ballerino sovietico Rudol’f Nureev dalla sua infanzia fino alla richiesta di asilo politico in Francia, avvenuta nel 1961. Il risultato è un film elegante, impeccabile, raffinato ed estremamente accurato nella ricerca della cifra stilistica ideale per…

leggi tutto
Recensione
Utile per 1 utenti
Nel mese di luglio questo film ha ricevuto 6 voti
vedi tutti

Recensione

barabbovich di barabbovich
2 stelle

Dire Rudolf Nureyev, per la danza è come dire Michael Jordan per la pallacanestro, Maradona per il calcio, Lauda per l'automobilismo, Cassius Clay per il pugilato e Bolt per l'atletica leggera: una vera e propria icona. Materiale interessantissimo, dunque, per un biopic memorabile, che invece - nella mani di Ralph Fiennes che ha tradotto in immagini il monumentale libro di Julie Kavanag -…

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Recensione
Utile per 4 utenti
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