Regia di Bertrand Bonello vedi scheda film
È il mio primo incontro col regista francese Bertrand Bonello, che ha una fitta schiera di seguaci anche su Film TV, con questo cortometraggio di 24 minuti per cui mi sono incuriosito leggendo la scheda di Mereghetti che gli assegna 4 stelle, il massimo. Si tratta di un corto di ardita concezione in cui un regista e una danzatrice provano per un balletto che dovrebbe rappresentare la travagliata vicenda di Sarah Winchester, ereditiera americana moglie del fondatore di un'importante compagnia di fucili, che dopo la morte precoce della figlia e quella dello stesso marito, è vittima di allucinazioni nella sua immensa casa a più piani e dalle centinaia di stanze, che lei crede infestate dalle anime delle vittime dei fucili creati dal marito. Il film alterna le prove del balletto con l'etoile Marie Agnes Gillot alle prove di un coro che canta in francese un brano operistico la cui partitura è scritta dallo stesso Bonello, ad immagini quasi horror con la figlia di Sarah insanguinata e disegni con didascalie che rievocano il tormento febbrile della sfortunata vedova Winchester. Si tratta di un'opera fantasma, dunque un breve film che vive di suggestioni "malate", un corto certamente sperimentale e per molti versi di forte effetto, che purtroppo non posso collegare ad altre pellicole di Bonello che non conosco. L'immagine a tratti possiede un potere disturbante che può ricordare il Suspiria di Argento, la comprensione non è troppo ardua se si conosce il francese (i dialoghi sono pochi, ma la copia che ho trovato su YouTube non è sottotitolata). Non c'è recitazione vera e propria, ma un crescendo onirico di fantasmi che cercano una possibile catarsi. Certamente da vedere.
Voto 8/10
Sarah Winchester, opéra fantôme (2016): Bertrand Bonello
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