A Hiroshima, un'attrice francese conosce e ama un giapponese. Sa però che, come un altro amore durante la guerra, anche questo finirà nell'oblio. Capolavoro scritto da Marguerite Duras.
Hiroshima mon amour (1959) ci conduce in un universo dove la storia agisce in trasparenza. Dietro una fragile vicenda d’amore c’è la muta presenza del ricordo di Hiroshima. In tutta la prima parte del film, alle immagini indistinte, quasi confuse degli amanti si alternano visioni impietose di un documentario.
Il 6 agosto del 1945 Hiroshima fu rasa al suolo da una bomba atomica che, secondo gli americani, doveva porre fine alla seconda guerra mondiale.
Ancora oggi gli abitanti di Hiroshima sopravvissuti all'immane tragedia, risentono degli effetti di quella devastante esplosione.
Per non dimenticare.
Nel cinema di Resnais il tempo della Storia (e quello delle storie che racconta) non è né cronologico né logico, ma emotivo. Fluisce disordinatamente per associazioni mnemoniche; si ricompone col presente in un intreccio che unifica fra loro realtà eterogenee e distanti ed è subito Grande Cinema sviluppato come una sinfonia
HIROSHIMA MON AMOUR 6 agosto 1945 – 6 agosto 2011
… e pelli umane, fluttuanti, sopravvissute, ancora fresche delle loro sofferenze … e le pietre … le pietre bruciate, le pietre esplose e le anonime capigliature.
Avremo diecimila gradi sulla terra. diecimila soli si dirà, brucerà… leggi tutto
Intenso monologo intervallato da sporadici dialoghi sulla medesima, infinita ed irrisolvibile tematica: la memoria. E cioè l'esistenza, l'eternità, l'infinito, la vita e la morte, l'amore e la morte stessa. Sostituire a piacimento 'intenso' con 'patetico e logorroico'. Nessun essere umano ancora in possesso del proprio lobo frontale può resistere allo sbadiglio che follemente si insinua in… leggi tutto
Una donna francese si ritrova ad Hiroshima per girare un documentario sulla pace. Incontra per caso un architetto giapponese che diventa suo amante per due giorni. Lui e lei sono entrambi sposati e provengono da esperienze matrimoniali all’apparenza felici. Gli orrori di Hiroshima, subiti anche dai parenti di lui, si ricollegano agli orrori dell’inquieto passato di lei a…
Un'attrice francese (Emmanuelle Riva) si trova ad Hiroshima per girare un film "sulla pace" che ricordi il terribile attacco atomico che subì la città giapponese alla fine della seconda guerra mondiale. Durante il periodo delle riprese ha modo di conoscere un architetto giapponese (Eiji Okada) e tra i due scoppia una cocente passione amorosa. Basta una notte per fare di…
È un film “scisso” fin dal titolo: la tragedia della città giapponese è quanto di più distante dall’amore. La trama, infatti, è costituita da due piani narrativi che si intrecciano, quello della relazione fra due amanti adulteri, lei francese (Emmanuelle Riva) a Hiroshima per lavoro, lui giapponese (Eji Okada) e quello della memoria di lei…
Il passato è un loto, potalo ed esso crescerà. “The OverStory” - Canopia, la SovraStoria, in italiano reso come “il Sussurro del Mondo”, volendo intendere [creando una…
Definizione di Amore Folle: riempirsi dell’altro fino a non lasciare alcuno spazio per se stessi; la fusione totale, fisica e mentale, di due esseri umani; l’amore assoluto e proprio in quanto tale…
Che sia un appassionato del cinema della Nouvelle Vague è ampiamente risaputo nel giro delle mie amicizie. Purtroppo però il passaparola ha prodotto come sempre i suoi imprevedibili effetti e da…
Bah insomma, stilare una classifica dei preferiti non è mai più di un gioco; per ora ho tirato fuori i primi titoli che mi son venuti in mente, pare sia un metodo psicologicamente valido. OK, dopo i primi…
Una donna francese è ad Hiroshima per girare un film come attrice. Incontra un uomo giapponese e vivono una storia d’amore che è al termine perché lei il giorno dopo ripartirà per la Francia. Nel raccontarsi evocheranno la loro storia passata e soprattutto i traumi subiti per via delle analogie con le distruzioni subite a causa della guerra.
Un film impeccabile…
Ho visto questo film, per la prima volta, in edizione restaurata. Ne avevo smpre sentito parlare ma non era mai capitato di trovarlo al cinema.
E’ un film sicuramente unico nel suo genere e fatto in un modo imprevedibile e con due storie, una è l’ecatombe di Hiroshima e l’altra è la vicenda personale della protagonista. Così il dramma universale che ha…
Era stata una giornata calda. Il sole calava sulle colline verdeggianti tutte attorno al borgo. Ora, con le ombre, si era levata una brezza piacevole,… segue
Due amanti abbracciati nel letto di una camera d'albergo, a Hiroshima. Sulla schiena di lui, brilla, simbolicamente, la polvere della cenere atomica, il ricordo fisico della tragedia che portò alla distruzione di Hiroshima il 6 agosto del 1945.
Non è una scena erotica, quella che apre il film, aleggia la presenza dell'orrore della guerra sugli amanti, ma affiorano anche situazioni…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
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Commenti (7) vedi tutti
Un'opera che ha cambiato profondamente il modo di fare cinema, letteraria eppure cinematografica fino al midollo.
leggi la recensione completa di darkglobeHiroshima mon amour (1959) ci conduce in un universo dove la storia agisce in trasparenza. Dietro una fragile vicenda d’amore c’è la muta presenza del ricordo di Hiroshima. In tutta la prima parte del film, alle immagini indistinte, quasi confuse degli amanti si alternano visioni impietose di un documentario.
leggi la recensione completa di Marcello del Campo...il dramma universale di Hiroshima e il dramma personale di due innamorati...
leggi la recensione completa di fratellicaponeIl 6 agosto del 1945 Hiroshima fu rasa al suolo da una bomba atomica che, secondo gli americani, doveva porre fine alla seconda guerra mondiale. Ancora oggi gli abitanti di Hiroshima sopravvissuti all'immane tragedia, risentono degli effetti di quella devastante esplosione. Per non dimenticare.
leggi la recensione completa di passo8mmridottoNel cinema di Resnais il tempo della Storia (e quello delle storie che racconta) non è né cronologico né logico, ma emotivo. Fluisce disordinatamente per associazioni mnemoniche; si ricompone col presente in un intreccio che unifica fra loro realtà eterogenee e distanti ed è subito Grande Cinema sviluppato come una sinfonia
leggi la recensione completa di spopolaVoto 5. Decisamente sopravvalutato. Indigeribili i dialoghi: stucchevoli e davvero troppo letterari. [27.09.2009]
commento di PP9,5
commento di incallito