Nella periferia romana di Rebibbia, tra muri scrostati e finestre affacciate sul grigio, si ambienta Domani interrogo, il film di Umberto Carteni tratto dal romanzo omonimo di Gaja Cenciarelli. La narrazione si sviluppa in una scuola superiore, luogo che diventa crocevia di tensioni, aspettative e relazioni complesse tra una docente appena arrivata e una classe considerata problematica.
Presentato in anteprima ad Alice nella Città, sarà prossimamente al cinema con Vision Distribution.

La classe come gabbia e specchio
Il racconto del film Domani interrogo si apre con l’arrivo di una professoressa d’inglese (Anna Ferzetti) in una scuola periferica, assegnata a una classe – la Quinta A – che altri insegnanti hanno abbandonato. L’ambiente scolastico è caratterizzato da disagio, diffidenza e assenza di fiducia reciproca. Gli studenti provengono da contesti familiari e sociali segnati da instabilità, e affrontano la quotidianità scolastica con atteggiamenti di chiusura, disincanto e resistenza.
Il personaggio della docente, inizialmente spaesato e privo di punti di riferimento, si trova davanti a un bivio: replicare l’indifferenza di chi l’ha preceduta, oppure tentare una forma di relazione, senza garanzie di riuscita.
Non eroi, ma esseri umani
Il film Domani interrogo propone un intreccio narrativo incentrato sull’interazione tra il mondo adulto e quello adolescenziale, evitando tratti idealizzati. La professoressa, soprannominata “Pressorè”, non viene rappresentata come figura eroica, ma come una persona con fragilità, ambivalenze e contraddizioni. Il suo approccio alla classe evolve attraverso scambi difficili, errori, tentativi di comprensione.
Allo stesso modo, gli studenti non vengono descritti come comparse funzionali al percorso dell’insegnante, ma come individui con storie e vissuti propri. La loro presenza nella narrazione è articolata in quadri individuali e momenti corali, che mettono in evidenza tensioni personali e dinamiche di gruppo.

Quando la periferia è un personaggio
La scelta dell’ambientazione ha un ruolo centrale. Rebibbia, nella rappresentazione del film Domani interrogo, non è solo sfondo ma elemento strutturale. L’ambiente urbano – fatto di cemento, graffiti, cortili chiusi – si lega simbolicamente allo stato emotivo e sociale dei protagonisti. Gli spazi riflettono la condizione di marginalità e le barriere, visibili e invisibili, che circondano i personaggi.
Il cuore del conflitto: fiducia e sguardo
Al centro della storia si trova il tema dello sguardo reciproco tra generazioni. Gli adulti osservano i giovani con distanza o pregiudizio; gli adolescenti rispondono con chiusura o ostilità. La dinamica narrativa si costruisce sulla possibilità – o sull’impossibilità – di modificare questa forma di osservazione. L’incontro tra la docente e la classe si sviluppa in uno spazio di tensione, dove la comunicazione procede per tentativi, fraintendimenti, rifiuti e momenti di apertura.
L’insegnante, più che impartire lezioni, è posta in una posizione di ascolto, confronto e resistenza. Gli studenti, dal canto loro, si trovano esposti a un’interazione che non mira a trasformarli, ma a considerarli nella loro complessità.
Una conclusione aperta, come deve essere
Secondo le note di regia, il film Domani interrogo non si propone di offrire soluzioni o redenzioni. Il percorso della docente e della classe rimane aperto, privo di svolte risolutive. Il racconto si ferma su una fase di passaggio, in cui i personaggi principali – insegnante e studenti – si sono messi in discussione, pur rimanendo all’interno delle rispettive condizioni.
La scuola, in questa narrazione, non è luogo di salvezza, ma di confronto. Un ambiente attraversato da limiti strutturali e personali, che lascia spazio a piccole possibilità di movimento, senza annullare le difficoltà di partenza.
Disclaimer
Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Domani interrogo può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Filmografia
Domani interrogo
Commedia - Italia 2025 - durata 95’
Regia: Umberto Riccioni Carteni
Con Anna Ferzetti, Miriam Previati, Fabio Bizzarro, Sara Silvestro

Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta