Nel panorama cinematografico attuale, il film Anemone si presenta come un’opera che affronta i legami familiari attraverso una narrazione concentrata e ambientazioni circoscritte. Il lungometraggio segna l’esordio alla regia di Ronan Day-Lewis e il ritorno alla recitazione di Daniel Day-Lewis, che condivide con il figlio anche la scrittura del soggetto. Al centro della vicenda ci sono due fratelli separati da decenni, messi a confronto da una situazione familiare urgente.


Al cinema dal 6 novembre con Universal Pictures, dopo la presentazione ad Alice nella Città.

Daniel Day-Lewis, Sean Bean
Anemone (2025) Daniel Day-Lewis, Sean Bean

Nel ventre della terra

La storia del film Anemone ruota attorno a Ray (Daniel Day-Lewis) e Jem Stoker (Sean Bean), due fratelli che non si parlano da vent’anni e si ritrovano a causa di un evento familiare non meglio specificato. Ray vive in isolamento in una capanna costruita con mezzi rudimentali, immersa nella natura. Jem ha intrapreso un percorso religioso ed è legato alla compagna Nessa (Samantha Morton) e al figlio Brian (Samuel Bottolmey).


Il film si svolge in gran parte nello spazio ristretto di questa abitazione isolata, che diventa il luogo in cui i due fratelli si confrontano con il passato comune. La sceneggiatura accenna a un’infanzia difficile, a un’educazione rigida e a un coinvolgimento militare durante i Troubles in Irlanda del Nord. La vicenda si sviluppa attraverso dialoghi e silenzi che riflettono le tensioni accumulate nel tempo.

Uomini che si spaccano

Ray è rappresentato nel film Anemone come un uomo ritiratosi volontariamente dalla società. Il suo stile di vita è ridotto all’essenziale e basato sulla sopravvivenza quotidiana. La scelta dell’isolamento sembra motivata da esperienze traumatiche del passato.


Jem, al contrario, ha cercato una forma di equilibrio nella religione e nella famiglia. La sua vita si è svolta all’interno di una struttura sociale più definita, ma anche lui sembra portare i segni di esperienze complesse. Il loro incontro riattiva dinamiche familiari mai risolte.


Nessa, compagna di Jem, è presente nella storia con un ruolo che suggerisce resilienza e riservatezza. La sua posizione appare centrale nel mantenere un certo equilibrio familiare. Brian, il figlio, è un personaggio attraversato dal conflitto generazionale e familiare, anche se in modo più indiretto.

Daniel Day-Lewis, Sean Bean
Anemone (2025) Daniel Day-Lewis, Sean Bean

Fede, violenza e sopravvivenza

Tra i temi che emergono nel film Anemone ci sono il senso di colpa, la memoria e l’impatto a lungo termine della violenza, sia sul piano individuale che familiare. La religione compare come elemento strutturale nelle vite dei personaggi, talvolta come rifugio, talvolta come fattore divisivo.


La questione della guerra viene affrontata nella sua dimensione privata e psicologica. Entrambi i fratelli hanno un passato militare e le sue conseguenze sembrano permanere nei loro comportamenti e scelte di vita. Il film suggerisce una riflessione sulle forme di trauma e sulla trasmissione generazionale delle ferite emotive.


L’ambiente naturale non è solo uno sfondo, ma parte integrante della narrazione. Il bosco, il clima, l’isolamento geografico contribuiscono a creare una cornice che si intreccia con le condizioni interiori dei personaggi. Il paesaggio sembra riflettere, o amplificare, le loro tensioni interne.

Sotto la pelle dell’anemone

Il titolo del film, Anemone, può essere letto in chiave simbolica. L’anemone è un fiore esposto al vento, ma anche una creatura marina ancorata al fondale. L’ambivalenza di questo simbolo richiama i personaggi principali, divisi tra esposizione e ritiro, tra fragilità e difesa.


L’opera si sviluppa attraverso un linguaggio visivo costruito con attenzione alla luce naturale, alla composizione delle inquadrature e al rapporto tra spazio e corpo. Le musiche accompagnano questa estetica, alternando suoni ambientali a brani che si avvicinano al genere shoegaze, con strati sonori densi e voci sfumate. Alcune sequenze introducono elementi visivi che si discostano dalla realtà ordinaria, aprendo spiragli interpretativi non didascalici.

Daniel Day-Lewis, Ronan Day-Lewis
Anemone (2025) Daniel Day-Lewis, Ronan Day-Lewis

Un passaggio tra mondi

Anemoneè stato scritto e diretto da un padre e un figlio, e al centro della narrazione ci sono due fratelli. La struttura stessa del film richiama il tema della dualità: due percorsi di vita, due modalità di reagire al trauma, due visioni del mondo. Il progetto nasce da un rapporto familiare e ne esplora altri, reali o immaginati, attraverso una storia ambientata in un luogo definito ma metaforicamente aperto.


Il lungometraggio si concentra sull’interiorità dei personaggi e sull’impatto della memoria. Non offre risposte nette né soluzioni consolatorie, ma costruisce un dispositivo narrativo in cui il confronto tra individui diventa il centro dell’esperienza. La narrazione procede per stratificazioni emotive, visive e sonore, lasciando spazio alla complessità senza forzarla.


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Anemone può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Anemone

Anemone

Drammatico - USA, Regno Unito 2025 - durata 121’

Titolo originale: Anemone

Regia: Ronan Day-Lewis

Con Daniel Day-Lewis, Sean Bean, Samantha Morton, Samuel Bottomley, Safia Oakley-Green, Adam Fogerty

Al cinema: Uscita in Italia il 06/11/2025