Il film Hedda di Nia DaCosta, su Prime Video dal 28 ottobre dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma, non si limita a reinterpretare un classico. Lo smonta, lo esplora, lo deforma e lo rilancia nel nostro presente, trasformandolo in un racconto che attraversa i temi dell’ambizione, del desiderio e della disintegrazione personale.
Ispirato all’opera di Henrik Ibsen del 1891, il film porta l’inquieta protagonista in un contesto nuovo: l’Inghilterra degli anni ‘50, un’epoca di apparenze rassicuranti e costrizioni silenziose. Tutto si svolge nell’arco di una sola notte, durante una festa in una villa troppo costosa per essere davvero di casa. In quel microcosmo si addensano tensioni personali e sociali.

Una notte sola, tutti i danni
La trama del film Prime Video Hedda si sviluppa su un unico arco temporale. Hedda, donna brillante e inquieta, ha sposato George più per status che per amore. Vive in una prigione dorata, prigioniera delle aspettative e della noia. Quando riappare Eileen Løvborg, ex amante e rivale intellettuale di George, Hedda entra in crisi. La presenza di Eileen, donna libera e tormentata, riaccende vecchie passioni e nuove gelosie.
La festa, inizialmente mondana, evolve in modo caotico man mano che i personaggi si muovono in un intreccio di manipolazioni, ambizioni e giochi di potere. Un manoscritto scomparso, un lago, un bicchiere di troppo, e una casa che riflette le crepe dei suoi abitanti.
Fuoco sotto il ghiaccio
Tessa Thompson interpreta una Hedda attraversata da contrasti. In lei convivono lucidità e caos, freddezza e tensione interiore. È una donna che cerca libertà ma teme le sue conseguenze. La sua intelligenza diventa uno strumento di controllo, spesso difensivo. Sotto la maschera da padrona di casa, Hedda appare come una figura in lotta con sé stessa e con un contesto che la soffoca.
Nina Hoss è Eileen Løvborg, personaggio che porta con sé una storia di cadute e rinascite. Un tempo mente brillante, oggi in cerca di stabilità, Eileen non rappresenta solo un legame con il passato per Hedda, ma anche un confronto con un modello di vita alternativo. Il fatto che Eileen sia una donna introduce nuove dinamiche nel loro rapporto, segnato da una tensione fatta di attrazione, rivalità e sospetto reciproco.
Thea, impersonata da Imogen Poots, entra in scena nel film Prime Video Hedda come figura discreta e apparentemente secondaria. È l’assistente di Eileen, la compagna attenta. Ma nel corso della notte, anche lei cambia. Tra delusioni e provocazioni, Thea sembra acquisire una nuova consapevolezza di sé, lasciando emergere tratti di indipendenza e desiderio di affermazione.
George (Tom Bateman) e il giudice Brack (Nicholas Pinnock) si muovono ai margini del centro nevralgico della vicenda. George è un intellettuale in cerca di riconoscimento, Brack un uomo di potere che mantiene un controllo sottile sulle dinamiche sociali. Entrambi entrano e escono dal campo d’azione di Hedda, offrendo uno specchio delle aspettative e delle fragilità maschili in quel contesto.

Tre donne, tre forme di libertà (e di condanna)
Al centro del film Prime Video Hedda si colloca il confronto tra tre donne che incarnano percorsi diversi verso un’idea di emancipazione. Hedda tenta di manovrare il sistema dall’interno, Eileen lo sfida direttamente, Thea si affaccia a un’autonomia che forse non aveva mai considerato. Le loro traiettorie si intersecano e si scontrano, suggerendo riflessioni su identità, ruolo sociale e desiderio di autodeterminazione.
L’ambientazione è quella di una villa dagli arredi vistosi e dai toni decadenti. È il palcoscenico di una festa che fa da detonatore alle tensioni latenti. La regia alterna momenti di ordine a esplosioni improvvise, mantenendo un costante gioco tra pubblico e privato. La casa diventa il contenitore di un disfacimento simbolico e relazionale.
Hedda, oggi
Il film Prime Video rilegge Hedda in chiave attuale, inserendo sottotraccia riflessioni su razza, genere, ambizione e limiti interiori. La protagonista è una donna che ha accesso a certi privilegi ma non riesce a farli propri. Vive uno scarto tra ciò che potrebbe essere e ciò che si sente autorizzata a essere. Questo conflitto la spinge verso scelte che interrogano lo spettatore più che giustificarla.
Nel finale, un sorriso sospeso chiude la vicenda senza risolverla. Hedda è un enigma che si affaccia su nuovi interrogativi: ha perso o ha scelto? Ha reagito o ha ceduto? È vittima, carnefice, o entrambe le cose? Il film lascia aperto questo spazio, proponendo una figura che, al di là delle sue azioni, resta al centro di un sistema che continua a interrogarsi su come gestisce le proprie donne.
Hedda non cerca conferme, ma propone uno sguardo. E, con quello, invita alla riflessione.
Disclaimer
Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Hedda può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.
Filmografia
Hedda
Drammatico - USA 2025 - durata 107’
Titolo originale: Hedda
Regia: Nia DaCosta
Con Tessa Thompson, Nina Hoss, Imogen Poots, Nicholas Pinnock, Tom Bateman, Finbar Lynch
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