Con il film No Other Choice, Park Chan-wook torna alla regia con un’opera che si discosta dalle sue produzioni precedenti per ambientazione e struttura. Basato sul romanzo The Ax di Donald E. Westlake, il film si sviluppa attorno a una vicenda di licenziamento e disoccupazione, muovendosi nel contesto dell’industria cartaria sudcoreana.


Il racconto ruota attorno a dinamiche familiari, scelte individuali e pressioni sistemiche. Il protagonista, un uomo qualunque con una vita apparentemente stabile, si ritrova a fronteggiare un cambiamento improvviso che lo mette di fronte a decisioni difficili.


In sala a gennaio 2026 con Lucky Red.

Son Ye-jin
No Other Choice (2025) Son Ye-jin

Una lenta caduta

You Man-su, il protagonista del film No Other Choice, lavora da 25 anni in una cartiera ed è convinto di aver raggiunto una condizione di equilibrio: una casa di proprietà, una famiglia, un lavoro stabile. L’equilibrio si rompe bruscamente quando viene licenziato con una motivazione formale: “Non abbiamo altra scelta”. Per oltre un anno tenta, senza successo, di ottenere un nuovo impiego. Lavora in un negozio al dettaglio e si avvicina alla possibilità concreta di perdere la casa.


Decide allora di rivolgersi alla Moon Paper, azienda leader del settore, ma viene respinto dal responsabile di linea, Sun-chul. Man-su è convinto di essere ancora qualificato, quindi concepisce un piano per rientrare nel mondo del lavoro non tramite le vie convenzionali, ma forzando un’apertura dove non esiste.

Oltre lo specchio

Nelfilm No Other Choice, si seguono i destini di un manipolo di personaggi. Man-su, tecnico esperto e padre di famiglia, perde il lavoro dopo 25 anni di servizio. Rifiuta l’idea di essere finito, ma la lunga serie di fallimenti professionali e l’imminente perdita della casa lo spingono verso una reazione non lineare, fatta di razionalità apparente e gesti sempre più impulsivi.


Miri, sua moglie, affronta la crisi con lucidità. Sospende la propria quotidianità per sostenere la famiglia e restare presente. Ma qualcosa cambia: l’atteggiamento del marito sfugge alla logica e comincia a generare sospetti. Il suo ruolo si muove tra cura e preoccupazione crescente.


Sun-chul, dirigente della Moon Paper, incarna il successo visibile. In pubblico è brillante, ma le sue reazioni verso Man-su oscillano tra distacco e compassione. È un personaggio che non si lascia leggere facilmente, e in questo alimenta tensione.


Bummo è, invece, fermo, smarrito, lontano da ogni slancio. Ara, sua moglie, resta affettuosa ma è frustrata da una distanza sempre più evidente. Tra i due si alternano nostalgia e scontro. Il loro rapporto suggerisce un’idea di coppia intrappolata tra passato e presente.


Sijo, infine, lavora in un negozio di scarpe dopo aver perso il suo impiego tecnico. È educato, disponibile, ma ogni gesto rivela uno sforzo costante per restare a galla. Non si oppone al cambiamento, ma nemmeno lo assorbe. La sua gentilezza ha un peso.

Lee Byung-hun
No Other Choice (2025) Lee Byung-hun

Lavoro, perdita e illusioni

La perdita del lavoro non viene rappresentata nel film No Other Choice solo come un evento economico, ma come un processo che mette in discussione l’identità della persona. Man-su, come molti altri nella sua posizione, non affronta solo la mancanza di reddito, ma anche il vuoto lasciato da una funzione sociale venuta meno. Questo vuoto si esprime in frustrazione, senso di inutilità, perdita di orientamento.


Il contesto delineato nel film suggerisce che la competizione per il reinserimento non si gioca tra lavoratori e datori, ma tra pari. L’assenza di una rete di supporto tra chi ha perso il lavoro genera un ambiente segnato dalla diffidenza. I candidati non si aiutano, ma si osservano con sospetto, alimentando un senso di isolamento e solitudine.


Man-su si pone l’obiettivo di “salvare” la propria condizione familiare ed economica, ma l’evoluzione delle sue scelte suggerisce uno slittamento: ciò che doveva essere un piano concreto comincia ad assumere sfumature personali più complesse. Il punto centrale non è più solo il lavoro, ma il bisogno di riaffermarsi come individuo utile, ascoltato, visibile. Questo processo lo espone a comportamenti non convenzionali.

La guerra non dichiarata del quotidiano

Il film No Other Choice si sviluppa intorno a una dinamica non eccezionale, ma comune: la perdita di lavoro di un uomo di mezza età. Tuttavia, è attraverso questa normalità che il lungometraggio costruisce un racconto fatto di decisioni progressive, pressioni sociali e derive personali. L’assenza di alternative chiare, l’ambiguità delle relazioni, la tensione tra dignità e sopravvivenza: tutto converge verso un finale che non risolve, ma lascia aperte domande. Su tutte: fino a che punto è possibile resistere senza deviare?


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di No Other Choice può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina No Other Choice

No Other Choice

Giallo - Corea del Sud 2025 - durata 139’

Titolo originale: No Other Choice

Regia: Chan-wook Park

Con Lee Byung-hun, Son Ye-jin, Yoo Yeon-seok, Park Hee-soon, Yeom Hye-ran, Cha Seung-won