Nel cuore di una routine spenta e anestetica, il film June & John fa esplodere lo schermo con una storia d’amore fulminea, estrema e incandescente. Diretto e scritto da Luc Besson, girato interamente con un telefono cellulare durante la pandemia, il film June & John, in autunno nei cinema italiani con Movies Inspired, è un grido di libertà, una fuga impulsiva dalle catene della normalità. Ma soprattutto, è una dichiarazione poetica sul coraggio di vivere davvero.

Luke Stanton Eddy, Matilda Price
June & John (2025) Luke Stanton Eddy, Matilda Price

Due fuggitivi nell’universo dell’imprevisto

John (Luke Stanton Eddy) è l’uomo che tutti conosciamo: un impiegato svuotato dalla ripetitività quotidiana, sedato da ansiolitici e sottomesso a un capo oppressivo. La sua vita è una prigione fatta di bollette, multe e silenzi. Poi arriva June (Matilda Price): un lampo, un uragano, un’illusione troppo reale per non seguirla.


Si incontrano nel metrò. Non possono parlarsi (ci sono due vetri a separarli) ma l’attrazione è immediata, irrazionale. È il coup de foudre, come lo definisce Besson. Da lì, parte una fuga che è anche una ribellione: contro la legge, le regole, e contro l’idea che l’esistenza debba essere sopportata invece che scelta. “Preferisci vivere una vita semplice per 50 anni o vivere come un re per cinque giorni?”, chiede il regista. John e June scelgono la seconda opzione.

Vite estreme, vibrazioni autentiche

John, all’inizio del film June & John, è il simbolo di un’umanità assopita. “Non sta realmente vivendo”, dice Luke Stanton Eddy. Ma la sua trasformazione è totalizzante: da grigio a fluorescente, da remissivo a protagonista. June diventa la sua droga, il suo risveglio, il suo viaggio lisergico.


June, invece, è la miccia. È “un raggio di luce”, come la descrive Besson: instabile, viva, inafferrabile. Matilda Price la interpreta con un’energia travolgente: “Qualsiasi cosa lei senta, la sente al massimo. È stata dura, tornavo a casa sfinita ogni sera”, racconta. Il suo carisma non nasce da una scrittura forzata ma da una naturalezza spiazzante, sostenuta da una spontaneità da cinema indipendente. “Vivi il momento e lascia che i tuoi sogni siano le tue ali”, dice June, e non serve altro per capirla.


La chimica tra i due è palpabile. Non è una costruzione artificiale, ma il risultato di due mesi di prove, cene condivise, sport praticato insieme. “Quando abbiamo iniziato a girare, eravamo completamente a nostro agio l’uno con l’altra”, dice Eddy. E lo si sente. Ogni scena pulsa.

Luke Stanton Eddy, Matilda Price
June & John (2025) Luke Stanton Eddy, Matilda Price

L’amore come atto di guerra contro la normalità

June & John non è un film sentimentale convenzionale. È una parabola sulla libertà radicale. Non parla solo di amore, ma dell’atto rivoluzionario di dire “no” a tutto ciò che non ci assomiglia. In un’epoca post-pandemica segnata dal controllo e dalla rassegnazione, Besson ci offre una via di fuga.


“Mi affascina questa libertà perché quasi nessuno la utilizza,” afferma il regista. Il film diventa quindi un esperimento sociale più che una fiction: cosa accade se due persone, completamente estranee, decidono di smettere di obbedire?


Ci sono momenti di comicità e pericolo, scene di dolcezza assoluta e scatti d’adrenalina pura. La realtà si piega a una logica poetica: un piano può cadere dal cielo, ma se sei con la persona giusta, non c’è problema.

Una dichiarazione di intenti

Girato interamente con uno smartphone, il film June & John è anche una rivoluzione tecnica. Per Besson, è stata una rinascita: “Mi sentivo come se avessi di nuovo 19 anni”, confessa. Senza l’ingombro di grandi attrezzature, il set si è trasformato in un laboratorio intimo. “C’eravamo solo io, Luke e Matilda: sembrava un video tra amici”, dice Matilda Price. La fotografia (curata da Tobias Deml) mantiene uno stile fluido, spontaneo, quasi voyeuristico. Eppure, nulla è lasciato al caso.


Virginie Besson-Silla, produttrice e anima del progetto, insiste sul potenziale del formato: “Con un telefono e un computer puoi fare un film intero. Non ci sono più scuse”. June & John diventa così anche un manifesto per una nuova generazione di cineasti, liberi dai vincoli dell’industria e ricchi solo di idee.


June & John
non va semplicemente visto, va abbracciato. È una corsa a perdifiato verso l’imprevedibile, una dichiarazione d’amore alla vita vissuta senza freni. Non è perfetto e non vuole esserlo. È grezzo, urgente, emozionale. E per questo autentico.


Besson firma un’opera sorprendente, anticonformista, che sotto la sua apparente leggerezza nasconde una riflessione profonda sul bisogno umano di evadere, amare e sentire. Un film piccolo per mezzi, ma enorme per cuore.


Una frase lo riassume meglio di qualunque recensione: “Non è una vita quella che John viveva. June gli regala la possibilità di sceglierne una vera”. E alla fine, non è questo che vogliamo tutti?

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina June & John

June & John

Thriller - Francia 2025 - durata 91’

Titolo originale: June and John

Regia: Luc Besson

Con Matilda Price, Luke Stanton Eddy, Myles Cranford, Don Scribner, Honey Lauren, Whitney Wegman-Wood