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Go, Morra
di Dying Theatre ultimo aggiornamento
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Go, Morra

I paradossi di cui si nutre la (vostra) Modernità Interconnessa & Facebookiana. Dopo il tanto spellarSi le mani per le glorie 'da esportazione' di 'Gomorra', si vien puntualmente a scoprire che mezzo cast era costituito, in effetti, da camorristi grandi o 'piccoli'... manovalanza criminale imprestata - per compulsione narcisistica e peculiare concezione della 'coscienza di classe malavitosa' - al Cinema di Denunzia che piace ai Marzullo e agli Alberoni. Gli scugnizzi che nel film appaiono si dicono esaltati dall'esperienza di Mimesi Esistenziale (prima che recitativa) con sicari & taglieggiatori. Figure Eroiche, nelle menti di quei corpi, veicolatori - presso le sazie e comodissime platee del BelMondo veltroniano - di messaggi opposti. Nel paese che sceglie di mandare i bambini figli di immigrati in classi DIFFERENZIALI, come nemmeno Goebbels - se contemporaneo - avrebbe osato suggerire, tutto (tranne le classi, appunto) è Indifferenziato. Che si tratti di raccolta dei rifiuti o di Elaborazione Intellettualistica di imput "riciclati", e perciò autenticamente Trash, seria(l)mente ricomposti ad Unum, e ad Usum, di delfini più o meno in vena di 'evoluzioni'. Ecco dunque il fenomeno 'Gomorra'.. mediaticamente immediato, con tutte le mediazioni del caso. Lo spettatore/elettore del siòr Padrone che ascolta, dalla viva voce della rampolla Geronzi, che un film anti-camorra prodotto da Rai e 'poteri forti', sbanca nella Cannes milionaria e farà faville nei salotti Goffredobettianici d'una kermèsse progressista proprio al centro della Roma, di nuovo Littoria, d'un sindaco missino. Coi soldi del padrone si finanzia un libello - tutto sommato innocuo, poichè Esteticamente immemorabile - le cui voci narranti, i cuo volti iconografici, son (inconsapevoli?) bersagli dello strale stesso. E Voi trovate ciò sia morale. L'autore del libro da cui il film trae ispirazione rischia d'esser ucciso magari proprio da uno dei protagonisti del Caso Filmico Dell'Anno. E stavolta chissà chi sarà a dar la notizia... magari un cronista dell'Opus Dei, o Barbara Palombelli, o un saltimbanco di Antonio Ricci. Tutto è già pre-digerito, ridotto a bolo informe, depurato e pastorizzato, nelle oasi chimiche del Delirio Mediatico cripto-nazista che l'occidente scelse di meritare. Ogni quadro percettivo è irreversibilmente Contagiato dalla prismatica distorsione del Messaggio, in una selva di imput ed output originati dal medesimo Magma; da piani cognitivi, strategici e 'distraenti' ormai perfettamente sovrapposti. Ho detto sovra-esposti? No, ho quasi taciuto, stavolta. Il requiem verrà meglio a chi - padre, sicario, assolutore, confidente, finanziatore e falegname della bara della vittima - alla vittima Si Sostituirà, stanco d'interpretare, da sempre, tutti-i-possibili-ruoli tranne che uno.

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