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Boomerang

Regia di François Favrat vedi scheda film

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La recensione su Boomerang

di alan smithee
4 stelle

 

BOOMERANG, dell’esordiente Francois Favrat, è un film ambientato in Normandia, luogo di alte maree e di spiagge sabbiose e sentieri ricoperti dal mare in corsa e condizionato dalle fasi lunari. Una famiglia composta da due fratelli ormai trentenni e da un padre vedovo da oltre un ventennio. In seguito ad un violento incidente d’auto, che coinvolge i due fratelli nell’atto di recarsi da Parigi verso la casa paterna, circostanza che li vede per fortuna uscire pressoché incolumi, all’uomo viene in mente di approfondire le circostanze della morte della madre, apparentemente annegata nei pressi della casa che accoglieva la famiglia. Un’indagine che nasce come una curiosità dal carattere ossessivo, ma il cui effetto “boomerang” finisce per coinvolgere e sconvolgere equilibri che il tempo e il quieto vivere aveva finito per acquietare nel fondo salmastro di una verità troppo scomoda per essere resa pubblica.

Boomerang è un viaggio all’interno di un segreto di famiglia che sembrava sepolto definitivamente, e che invece trona a galla con effetti dirompenti che minano un equilibrio apparentemente impeccabile di una famiglia allargata ma tendente all’affiatamento.

Un bravo e coinvolto Laurent Lafitte (de la Comedie Francaise), che dà un senso a tutta una vicenda morbosa ma non troppo, rimuovendo i segreti del passato e intorbidando acque per troppo tempo falsamente limpide, una intensa Melanie Laurent, piccola e diafana ma in grado di reagire quando la verità si fa davvero troppo scandalosamente pesante ed i rimorsi non bastano più a giustificare l’inflessibilità di condotte imperdonabili, non riescono tuttavia a salvare il film da una certa prolissità di svolgimento. Tra gli altri interpreti, cito per fama e centralità di ruolo, la grande Bulle Ogier, nei panni della “nonna che sapeva troppo”.

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