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Zatôichi the blind swordsman

Regia di Shintarô Katsu vedi scheda film

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La recensione su Zatôichi the blind swordsman

di braddock
10 stelle

Nettamente superiore al Zatoichi di Takeshi Kitano, ZATOICHI LO SPADACCINO CIECO rappresenta l' ultima interpretazione del personaggio da parte del suo attore storico, il defunto Shintaro Katsu che lo interpretò in tutti i 25 film dal 1962 al 1974 oltre che nella lunga serie televisiva dal 1974 al 1979. Questa volta Katsu veste anche i panni di regista e sviluppa la storia in maniera ben pensata, attribuendo al film uno spessore molto maggiore rispetto ai quelli girati tra gli anni '60 e '70. Una trama lineare non è presente, sembra più un riassunto di tutte quelle viste nei tanti film e telefilm sul personaggio che sono poi le storie classiche del cinema sui samurai. Zatoichi viene arrestato ingiustamente in quanto accusato di piccoli furti. Una volta lasciato l' inospitale ambiente carcerario, continua il suo vagare solitario incontrando vecchi amici, giocando d' azzardo, vivendo brevi storie d' amore e difendendo i bisognosi. Alla fine si scontra contro una banda della yakuza in possesso di armi da fuoco che, col suo folle capo, sta terrorizzando gli abitanti di un villaggio. Girato sempre in maniera piuttosto particolare e con un ritmo tendente al lento, il film mostra un tasso di drammaticità parecchio elevato con personaggi ben caratterizzati e ottime scenografie. Buona inoltre la scelta di "marzializzare" le scene di combattimento rendendole più lunghe e spettacolari. Nei precedenti infatti, gli scontri di spada risultavano spesso brevissimi e piuttosto scarsi mentre qui, pur non raggiungendo gli estremi di 13 ASSASSINS, l' azione è molto più elevata, specialmente nel lungo combattimento finale. Aumenta parecchio anche la dose di violenza che non risparmia diversi momenti ai limiti dello splatter. L' interpretazione dell' attore protagonista resta sempre eccellente facendo ben emergere, con le posture e le espressioni, la personalità di un personaggio non facile da rappresentare; ottima anche la sequenza finale in ombra dove Zatoichi elimina il samuri che gli dava la caccia col sentiero e il cielo sullo sfondo. Non piacerà a tutti perchè appunto segue uno stile molto inconsueto, ma senza dubbio è il migliore della saga e un classico dell' action giapponese purtroppo rimasto inedito in Italia

Su Shintarô Katsu

Ottima

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