Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Non è certamente una commedia gialla, ma un tentativo di commedia nera, come difficilmente in Italia riusciamo a fare. Non molti registi ci sono provati ed alcuni sono tornati con le ossa rotte, perché già in fase di sceneggiatura le cose non funzionavano. Qui c'era la storia già giusta, ma la fase di sceneggiatura non riesce a far quadra re il cerchio, che invece poteva dare frutti ottimi. Il grottesco non era forse nelle doti migliori del nostro Monicelli, mentre l'acredine familiare lo era; ma quello che guasta è il cavalcare la tematica sessantottina della contestazione, che chi lo ha messo all'epoca era già vecchio all'uscita dei film, vedere temi con spunti maoistici, non facevano tanto ridere all'epoca, oggi sono quasi incomprensibili. Cristaldi ha tentato, da quel grande produttore che era, di rinnovare il genere commedia e andare oltre la commedia all'italiana, con un regista geniale e disponibile come Monicelli, ma doveva far curare meglio la struttura, che a lungo andare non in ha dato i frutti che ci aspettavamo.
Una black commedy familiare, che non riesce a prendere il treno del grottesco e dell'umorismo nero, da cui era partita come concetto
Ottima colonna sonora di Piccioni
Un film raro a vedersi nella carriera del grande Mario. Un peccato che non dobbiamo attribuire per intero a Monicelli, che parte da una scenggiaura non molto inquadrata
Una volta tanto giusta in un ruolo, più sul livido che su una recitazione troppo dilatata che è al sua specialità
Quasi irriconoscibile, ma perfetto
Il nonno con tonalità lunari, perfetto!
Fa il ruolo immobile della nonna morta
Carina fresca, si pensava ad una carriera migliore all'epoca.
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