Regia di W.D. Richter vedi scheda film
Misto di grottesco, fantascienza, avventura e mille altre cose, un film che racconta tutto e nulla, ambendo a un linguaggio alla Douglas Adams ma senza raggiungerne le vette. Nemmeno lontanamente.
Mi sfugge il motivo per cui nella traduzione italiana il titolo riporti 4 dimensioni anziché 8; premesso ciò, avevo molte attese su questa pellicola, per lo più deluse. Il film è già nei presupposti grottesco e surreale, prima che fantascientifico, ragion per cui non c'è motivo di aspettarsi troppa aderenza alla logica o alla coerenza narrativa. Eppure non è quello il problema, semmai è l'aspetto riuscito della pellicola. A mancare sono altre cose. C'è la comicità di fondo che per quanto vagamente percepibile, non affonda mai davvero i suoi colpi, c'è una mancanza di mordente in senso generico, di attrattiva. Peter Weller è davvero scialbo, più adatto a personaggi bidimensionali come Robocop o inespressivi come il protagonista de il pasto nudo, John Lithgow è bravo ma non appare a suo agio e Jeff Goldblum è praticamente ininfluente, non era un cattivo cast, probabilmente a penalizzare tutto è stata l'inesperienza del regista al suo esordio cinematografico. Pellicola mediocre, senza arte né parte.
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