Espandi menu
cerca
I ragazzi terribili

Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mck

mck

Iscritto dal 15 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 208
  • Post 133
  • Recensioni 1078
  • Playlist 312
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su I ragazzi terribili

di mck
8 stelle

Checcossèl'ammor... senza l(')a-moral...

 

          _____( Dargelos, bulletto amato due volte, si prepara a lanciare - o l'ha appena fatto - la sua prima pallottola. La seconda arriverà a segno per interposta persona di Gérard, e anch'essa andrà - colposamente, inconsapevolmente - a segno, centrando in pieno il bersaglio )_____

 

 

I Nipoti (dei) Romantici.

 

 

          _____( bambole e burattini nel bergmaniano bosco narrativo )_____

 

La minacciosa dolcezza della vita vista come un bric-à-brac, ovvero :
la proverbiale Arma di Cechov ( tra il MacGuffin e il Deus-ex-Machina ) : se nella locandina è raffigurata una pistola ( o un amalgama d'indigeno veleno a condividere l'onere d'essere i pezzi forte di un tesoro conservato nel cassetto più alto della commode ), allora questa dovrà sparare, prima della / alla fine.

In scena :
Paul ( Édouard Dermit ) ama Agathe, ricambiato a loro insaputa.
Gérard (Jacques Bernard) ama Élisabeth, non corrisposto.
Élisabeth ( Nicole Stéphane : un racconto a parte meriterebbe la vita di questa donna, compagna di Susan Sontag ) ama Paul, ma sposa Michael, strozzato dal caotico caso.
Agathe (Renée Cosima) sposerà Gérard.

 

          _____( Colpire al Cuore )_____

 

 

I.  the Dreamers  ( the Holy Innocents – Gilbert Adair ).
0h00'00'' - 1h15'00''
Un cuore spezzato da una palla di neve.

- Gérard : “ Non ha ancora guardato il mare “.
- Élisabeth : “ Perché il mare è il mare, pensi agli affari suoi “.

 

          _____( il mare, il mare )_____

Élisabeth e Paul, due adolescenti orfani di un padre assente e autoritario, dividendo la stessa stanza-camera da letto-mondo, vivono in casa con la loro madre malata.   Il ragazzo è di costituzione debole tanto quanto lei è forte, ed entrambi vivono piegati e liberi la loro età ancora ferocemente acerbi sotto le folate della loro puerile, famelica primavera, senza che un bastone venga piantato loro a fianco per raddrizzarne la via.   Quando la donna muore, vengono presi sotto l'ala tutelante e per forza di cose transitoria di un buon dottore ( e di una domestica che costui convince a restare ), da una parte, e al contempo, dall'altra, godono dell'amicizia disinteressata del loro coetaneo Gérard, orfano come loro, il quale ha un ricco zio che una volta porta tutti e tre in gita al mare col treno : entrambe cose, queste ultime, che i ragazzi mai hanno visto ( siamo in Francia a cavallo tra gli anni '20 e i '30 ).   Dopo e grazie a questo spento, felice idillio atrocemente adamantino la loro unità ( con bisogni ed esigenze incrociati e divergenti ) si rafforza e da ''due corpi in un unico carapace'' diventano una famiglia allargata.   Paul è sempre 'convalescente' per costituzione ed Élisabeth si trova un lavoro come mannequin ( abiti C.Dior ) in una boutique, luogo in cui conosce la collega Agathe, la quarta orfanella loro coetanea che con la sua entrata in scena va a comporre e chiudere il quadrilatero – lo scudo da combattimento – con cui i ragazzi affrontano il mondo ( da una palla di neve ricevuta a una lettera male indirizzata, mancata, in parte dimenticata, perduta, poi ritrovata, e infine rubata e bruciata ).
Come già detto è un idillio, quest'egloga urbana : anche il matrimonio di Élisabeth con un ricco magnate, Michael, non spegne questo fuoco fatuo perpetuo : lui { ''C'è bisogno di dirlo ?'' [ (da op.) cit.] } muore in un incidente d'auto ( intanto il destino prende appunti : colpirà a segno un'altra volta, trent'anni più tardi, con Charlotte Haze ).
Qui finisce il film.
Poi, ne inizia un altro.

 



II.  Dolls.  Anagnorisi e risveglio.
1h15'00'' - 1h40'00''
Una palla di neve che vuol esser cuore.
Affascinante e ripugnante.
Dello scoprire più teste di serpente in quello che si credeva un unico rettile.

- Agathe : “ Non è Gérard, io sto parlando di Paul “.
- Élisabeth : “ Paul ? Stupefacente...”.

 

 

I Ragazzi Terribili di Cocteau non hanno una rivoluzione da combattere ( nel '29 Vichy è lontana...dietro l'angolo...e il '67-'68-'69 di B.Bertolucci è ancor più lontano, così come il dopo-guerra di M.Bellocchio : i Pugni in Tasca / i Parenti Terribili; e anche oggi, che il tempo d'un comune ciclo d'un'intera ideale vita di uomo ha esaurito la sua spinta, poco, nulla è mutato ), vivono semplicemente (nel)la loro Weimar personale.

L'unica ( o quasi : la costa, inquadrata per un attimo, e la fuga sotto l'acqua per i viottoli del paesello marinaro durante il taccheggio in villeggiatura ) scena ariosa del film ( paradossalmente per una pellicola girata in larga parte in un'ampia stanza senza soffitto delimitata da paraventi, sfruttando una svista architettonica del progettista autodidatta ) è una sequenza cimiteriale, di bucolico, ameno sacrificio, e onirica : l'unica libertà è nel sogno, nel Bosco Narrativo :

 

 

Ma quando il corpo muore, governato dal bisogno del possesso sentimentale ricambiato, si dorme per sempre e si abbandona il risveglio. Melville gira uno dei momenti dedicati al perturbante che – almeno nella mia personale storia del cinema – meglio riescono a rappresentarne e restituirne la forza e il senso : dall'espressionismo ( nascente inizio anni '20 ) veritiero e romantico si passa all'impressionismo ( morente fine anni '20 ) neorealista che già cavalca la Nuova Onda nascente in mezzo all'oceano : onde lunghe e basse, che man mano s'avvicinano alla costa s'innalzano sempre più... S'infrangeranno (si!, non) con un Bang ! : Godard...

Opera seconda di Jean-Pierre Melville, nato Grumbach, prodotta e sceneggiata da egli stesso basandosi sull'omonimo romanzo del 1929 di Jean Cocteau, che l'ha adattato e ne ha curato i dialoghi

 

---( dello scrittore, drammaturgo, saggista, poeta e regista, autore dieci anni più tardi del copione de ''i Parenti Terribili'', è la voce narrante, una terza persona semi-impersonale : “ L'introspezione richiede uno sforzo tale, una disciplina, di cui [ i ragazzi ] non erano capaci. Tenebre e fantasmi di sentimenti erano tutto quello che conoscevano “, come suo è anche il ''suono sacro'' del cuore di Paul...

...che batte, trasportando sangue da ventricolo a ventricolo :

tu-ba-dum-swish-g-gll...tu-ba-dum-swish-g-gll...)---,

 

fotografata da Henri Decaë, con la direzione musicale di Paul Bonneau : concerti per 2 violini ed orchestra di A.Vivaldi e per 4 clavicembali di J.-S. Bach ( da Vivaldi ), che si muove appena fuori dai confini del Disordine della Sonnolenza ( ebbene si, morale ) : non sono partigiani, collaborazionisti, nemici, gangster, malavitosi, ex detenuti, poliziotti che abitano il film : sono... [ come solo in parte accade in/per "Léon Morin, prêtre", l'altra, unica ''eccezione'' ( è il suo...''polar evangelico'' ) nella filmografia Melvilliana composta da 13 titoli in 26 anni ] ...gli altri, quelli che stanno a guardare, e che pochi vedono.

Siamo, anche se marginalmente, e convertendo il portato ''scientifico'' e artistico verso il grado più animale del fattori primigenei del sogno e dell'umore, più dalle parti dell' Henri-Georges Clouzot di la Prisonnière e di l'Enfer : le carriere dei due immensi registi si potrebbero leggere, da questo fragile PdV, come specularmente inverse : dove l'uno ha iniziato sperimentando, l'altro ha finito, dove l'uno ha terminato disponendo de/il suo canone, l'altro l'ha sovvertito.

 

     _____( Agathe, prima di essere Dargelos, o l'incontrario )_____

 

 

III.  Quel che di romantico suppura.

- Élisabeth a Gérard, che le porta in dono, porgendoglielo incartato, un vasetto di violette : “ E' orrendo. Mi piace “.
- Paul a Gérard : “ Lei odia le violette “.
- Élisabeth a Paul : “ Si, ma queste sono finte. Vado a metterle nell'acqua “.

 

___( « Vous serez Elisabeth ! », J.-P. Melville a Nicole Stéphane, reduce da '' le Silence de la Mer " )___

I due ragazzi posseggono solamente modelli ideali ( morali, affettivi, comportamentali ) impostisi da sé : né gegeben - dati come oggetto d'esperienza : dal dottore, dalla necessità del lavoro, dal caotico destino casuale -, né aufgegeben - assegnati come un compito ( dalla scuola ), come un obbiettivo da raggiungere ( dai genitori, dagli amici ), un'esigenza ( una personale rivendicazione di diritti acquisiti, frutto di una volontà propria, indipendente o rapportata agli altri ) o un ordine ( lavoro, comunità, società, stato ).

E quel che manca ( la Cognizione dell'Amore ) :

L'educazione – bildung -, la formazione degli esseri umani, l'idea centrale per cui sono giustamente ricordati i grandi e famosi umanisti di questo periodo – Goethe, Schiller, Herder, Humboldt –, consiste nello sviluppo della personalità fino al suo massimo grado, nello sviluppo illimitato, quanto più ricco e vario possibile, di ogni facoltà e qualità. E allo scopo di conquistare quella condizione che preserva l'essere umano dalle contraddizioni interiori, dallo smembramento, o dalla frustrazione, o dalla auto-distruttività, che sono esiti dell'ignoranza nei confronti delle / o dell'infruttuosa battaglia contro le / effettive condizioni dell'esistenza, o che seguono al perseguimento di ideali utopici o fatali, quel che serve è una giudiziosa mescolanza di conoscenze scientifiche circa il mondo reale ( concepito nei termini kantiani di una scienza newtoniana fondata sulla scoperta delle leggi di natura, in consonanza con le categorie dettate dal nostro giudizio cognitivo ) con gli scopi e gli ideali creati spontaneamente da ciascun individuo a proprio uso – forme e modelli ideali, morali, spirituali ed estetici.

Isaiah Berlin – Political Ideas in the Romantic Age – 2006 ( postumo, a cura di Henry Hardy )
[ ed. ital. Rizzoli, 2009, trad. G.Bernardi ]

Niente molotov per Matthew, questa volta. Né tanto meno per i suoi compagni Isabelle e Theo.
Solo, il sole, a ricoprire la neve.
Fuori. Tra gli automi, le bambole e i manichini.
Perché questo è il ritratto geometrico

{ si sono sprecate le lodi della critica per i controcampi e la specularità [ 2 amanti più 2 amanti incrociantisi, l'impressionante somiglianza di Agathe e Dargelos ( caratteri interpretati entrambi da Renée Cosima ), e : che cos'è meglio e/o peggio, una palla di neve col cuore/nucleo di pietra, o una scatola del tesoro il cui capitale è costituito da una raggrumata palla di veleno ?, etc...], per la suddetta di per sé ''sterile'' geometricità, e per lo Stile, insomma ( i primissimi piani esaspera(n)ti, i dolly, le plongée, le scenografie mobili, il montaggio stretto e veloce del prologo...) : tutto bello, tutto giusto, tutto un bric-à-brac : ma quello che alla fine conta in questo film ''anomalo'' nella filmografia di Melville è proprio la sua naturalezza istintiva [ controllata e creata in ogni dettaglio, dove anche l'improvvisazione è un sogno perfettamente lucido, e l'esagerazione ( attori adulti che interpretano adolescenti liceali ) sospende l'incredulità col vigore della propria traslata inesperienza rivendicata : quel ''capolavoro senza orgoglio e senza scopo'' ribadito dal testo di Cocteau e qui riaffermato da Melville inchiodando i protagonisti alla loro ''irresponsabilità'' ] che prorompe il racconto, la narrazione, la Storia }

di un nucleo famigliare ( comunque lo si voglia chiamare o intendere : famigliare : incestuosa promiscuità, omosessualità ''latente'', sotterranee e devastanti gelosie...), in interno. 

 


Pavimento, ovviamente, a scacchi.

 


Cos'è l'amore senza la morale.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati