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Non prendere impegni stasera

Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film

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La recensione su Non prendere impegni stasera

di maso
8 stelle

E' bello constatare ogni tanto che nel panorama del cinema italiano c'è un regista capace di raccontare il nostro tempo restando con i piedi per terra, spruzzando la storia che sta sviluppando con dosi di ironia e drammaticità in pari misura, riprendendo con mano delicata un nucleo di personaggi perfettamente vestiti con la personalità degli attori che li interpretano in giro per Roma e alle prese con le spade di Damocle che cominciano a pendolare sopra le loro teste nel mezzo del cammin dei quarant'anni o giù di li.

C'è la Ramazzotti, che da qualsiasi punto di vista la osservo è di una bellezza inquietante e irregolare, alle prese con un carattere fragile e ingenuo, non proprio quello che ci vuole per il suo uomo Luca Zingaretti, sposato e risoluto quarantenne dibattuto nell'essere un amante o un marito perenne, dall'altro lato c'è Gassman dentro a un personaggio che si discosta di un nulla dal suo vero io ma in via del tutto straordinaria abbandonato e non più così ambito, dalla ex ossessionato ai limiti dello stalker di professione, sbrocca facile ad ogni occasione. In mezzo a loro Tirabassi preoccupato da un tumore e da una figlia che cresce, non trova conforto dal dottore ne dalla Cortellesi con la quale fa spesso l'amore, Andrea Renzi strepitoso come sempre, nuovamente con l'accento dell'Italia del centro ma senza baffoni alla Pruzzo: sembra non avere particolari problemi sotto la luce del sole ma i meandri della psiche sono opprimenti come il valico del Gran Sasso per un claustrofobico.

La psiche è anche un mestiere per Michela Cescon sana e vegetariana, vestita come Joan Baez incrocia i guantoni con Gassman per un pacco di semenze e conforta i suoi pazienti che perdono i capelli ancor prima di essere calvi ma sembra sempre più una di loro in attesa di qualcuno che rompa il silenzio.

Risvolti e sguardi, pazzia, gioco del destino, tante lacrime ed un pattino, poca musica appena suonata sopra mille foto strappate, tante foto attaccate su un armadietto, una cinese a portata di mano per mille lire, la cartomante che dice cosa sarà, Cameron Diaz ke t’fa’ pazzià nello stipetto fino al giorno di Santa Lucia quando uno sconosciuto dentro il Tevere si butta via…………motivo valido per non affogare e trattenere ancora il fiato come da bambino, imparate a non andare mai a largo senza permesso con un pattino, una puttana invece vale sempre un giro largo, la vita come una giostra vale sempre un altro giro sia che costa niente sia che costa mille…duemila….tremila Euro.

In una altro paese, più largo e a stelle e strisce lo hanno chiamato come una magnolia o in originale short cuts, che se volete sono piccole vignette, o piccolissime....tagli brevi, in questo film funziona anche con il nostro paese, i suoi volti e i suoi paesaggi, i suoi bioritmi e la sua identità.

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