Espandi menu
cerca
Quello che cerchi

Regia di Marco Simon Puccioni vedi scheda film

Recensioni

L'autore

speedy34

speedy34

Iscritto dall'11 luglio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 744
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Quello che cerchi

di speedy34
6 stelle

É piaciuto a Nanni Moretti! E cotanto riconoscimento ha convinto la produzione e distribuzione del film “Quello che cerchi”, diretto dall’esordiente Marco Simon Puccioni, a posticiparne l’uscita perché potesse essere proiettato nel cinema Sacher di proprietà di Moretti, certificato di prestigio e marchio di riconoscimento del cinema di qualità!
Allora poco importa (?) se il fine settimana libero del cinema “morettiano” per ospitare l’uscita del film italiano coincida con la data, 7 Giugno, nella quale il blockbuster “Spider-Man” invaderà tutte le nostre sale cinematografiche: “Quello che cerchi”, forte anche dei diversi riconoscimenti e consensi ottenuti nei diversi festival nei quali è stato presentato, saprà di certo combattere questo duello impari con la grande dignità ed onestà di un’opera prima spiazzante e coinvolgente.
Utilizzando una mescolanza di mezzi di riprese che vanno dal 35mm all’Alta definizione digitale, Puccioni racconta la storia dell’investigatore privato Impero (al quale Marcello Mazzarella presta il suo volto di Marcel Proust “ruiziano”, una “maschera” difficile da scrollarsi di dosso!) che si trova ad affrontare la più importante e rischiosa indagine che abbia mai condotto: scoprire i “misteri” della propria vita. Infatti attraverso l’incarico di pedinare il giovane “ribelle” Davide (l’attore al suo esordio Antal Nagy di incredibile forza espressiva!), Impero scopre le diverse tessere di un puzzle che lo riportano indietro nel passato per fare i conti con un incolore presente ed un futuro misteriosissimo.
Entrambi alla ricerca d’amore, Impero e Davide, nonostante il tragico epilogo, scopriranno ciascuno ciò che hanno disperatamente cercato nel corso delle loro vite e così anche la morte può essere “felice” se ci si giunge sereni per il “tesoro” trovato.
Più un film di immagini che di parole (lo sceneggiatore Puccioni è troppo didascalico ed enfatico), “Quello che cerchi” si impone per lo stile onirico, ellittico, frammezzato e per la capacità di saper raccontare con la luce (la fotografia è dell’ottimo Paolo Ferrari) l’ambiguo e contraddittorio rapporto di due uomini, padre e figlio, amici, amanti, maestro e discepolo, che nella libertà dell’altro riescono a trovare la propria.


Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati