La recensione su Femmes de Sade

Il gigantesco detenuto Rocky de Sade (Ken Turner), appena rilasciato dalla prigione, obbliga Joey (Joey Silvera) e la sua fidanzata Ellen (Abigail Clayton) a dargli un passaggio. In un posto isolato, Rocky picchia prontamente Joey e stupra la ragazza, quindi si dirige nel quartiere North Beach di San Francisco: qui terrorizza le prostitute, dati i suoi modi d'approccio brutali e le dimensioni "fisiche" abnormali. Mentre le vittime aumentano, le prostitute locali chiedono aiuto a Johnny (John Leslie), un addetto al sexy shop tormentato da selvagge fantasie sessuali nei confronti delle sue clienti [1], ma fondamentalmente educato e rispettoso del gentil sesso. Durante una serata di festa in maschera, molto animata, il regno di terrore instaurato da Rocky è destinato a concludersi.

Femmes de Sade: (da sinistra) Leslie Bovee e Annette Haven 

Un cast eccezionale in un film a dir poco stravagante che, nonostante il titolo, non ha nulla a che vedere con il celebre marchese, tantomeno con i suoi racconti. De Renzy gira un hard iperbolico, con abbondanza di temi oltraggiosi (in particolare la scena che vede Ken Turner assieme alla prostituta Monique Starr, nel film anche ragazza di Johnny, in una camera d'albergo: lui le mette un collare, la tortura con una sigaretta, la sodomizza con una bottiglia e alla fine la prende a pugni, facendola sanguinare), ma inseriti in un contesto quasi fantastico e irrealistico, più da fumetto che da lungometraggio. A ritmo frenetico le scene di sesso si susseguono, lasciando talvolta interdetti per l'audacia di certe trovate; ad esempio, a un certo punto, Ken Turner si apparta con una prostituta (Melba Bruce) che non è in grado di soddisfarlo oralmente. Allora Turner si ripiega su se stesso e procede con un'auto-fellatio (alla Ron Jeremy). La ragazza esclama: "Jesus, I never seen something like that", senza immaginare che in seguito il "bruto" tenta di farle fare, inutilmente, un... auto-cunnilingus.

Femmes de Sade: Abigail Clayton e Joey Silvera 

Girato nel 1976, Femmes de Sade presenta ancora una storia, a differenza dei film porno post millennio, ben elaborata in sceneggiatura dallo stesso regista. È una storia debole, ma con un radicato senso di tolleranza verso ogni tipo di inclinazione sessuale (ben espressa nell'orgia finale) e con una precisa condanna alla violenza e alla sopraffazione maschile. La fine ingloriosa di Turner (sodomizzato dalle ragazze e poi umiliato seguendo una truce legge di contrappasso), rende chiare le intenzioni di de Renzy: il sesso è un gioco e come tale va praticato, solo da persone adulte e consenzienti. La frenesia, da parte del regista, di riprendere sequenze esplicite diventa però, paradossalmente, un limite del film, dato che attrici come Lesllie Bovee (Sensual Eruption, 1977), Annette Haven (L'infernale paradiso di Karol, 1979), Sharon Thorpe (Baby Rosemary, 1977) e Candida Royalle (Gran baldoria la vita... quando i vizi sono bagnati, 1980) quasi sfuggono all'attenzione. Avrebbero certamente meritato un ruolo più consistente e meglio definito sul piano erotico. Femmes de Sade resta un titolo di punta, per diffusione e notorietà [2], nella sterminata filmografia di de Renzy, pur non essendo, invece, una delle sue migliori produzioni. Ha avuto l'onore di essere stato distribuito, in Francia, dalla "Alpha France", rigorosamente in versione integrale e in abbinamento al ben più impressionante Water Power (1979) di Shaun Costello.

NOTE

[1] Le fantasie di Johnny, in ordine cronologico, contemplano:

a) John Leslie e Monique Starr nel ruolo, rispettivamente, di un dottore e un'infermiera, alle prese con la paziente Mimi Morgan;

b) Leslie Bovee compare in un seminterrato nel quale John Leslie, Turk Lyon e Tyler Reynolds sono impegnati al lavoro su alcuni macchinari di un bagno turco;

c) John Leslie con baffetti finti e trucco asiatico, accudito in una vasca idromassaggio da Linda Wong e Kikko.

[2] Nel 1988, Femmes de Sade è stato uno dei primi film per adulti ad essere inserito nella "XRCO Hall of Fame", elenco aggiornato annualmente durante gli XRCO Awards.

Femmes de Sade: Monique Starr

"Non abbiate specialmente alcun rispetto per la cerimonia, civile o religiosa, che vi lega ad un uomo che o non amate o non amate più, o che non vi basta. Una messa, una benedizione, un contratto, tutte queste insulsaggini sono forse abbastanza forti… abbastanza sacre per determinarvi a strisciare in catene? La fede data, giurata e promessa, non è che una formalità che dà ad un uomo il diritto di andare a letto con una donna ma che non impegna né l'uno né l'altra: e ancora meno quella che, tra i due, ha meno possibilità di liberarsene. Voi che siete destinata a vivere nel mondo [...] disprezzate, cara Juliette, calpestate tali assurdità come meritano; sono convenzioni umane a cui siete costretta ad aderire, senza volerlo davvero: un impostore mascherato che fa alcuni giochi di prestigio presso un tavolo, di fronte a un librone, e uno scemo che vi fa firmare in un altro, tutto questo non è fatto né per costringere né per ispirare soggezione. Usate i diritti dativi dalla natura; essa non vi dirà altro che disprezzare tali usi e prostituirvi come meglio desiderate. È il vostro corpo il tempio in cui essa vuole essere adorata e non l'altare su cui un prete imbecille ha appena berciato la sua messa."

(Da Juliette ovvero le prosperità del vizio del Marchese de Sade)

N.B.: il seguente video è riservato solo ed esclusivamente a un pubblico adulto 

Femmes de Sade (Alex de Renzy, 1976) - Clip

F.P. 16/10/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 82'10")