Accompagnato dall'intervento dello storico Nicola Zitara (sostenitore dell'idea di uno Stato del sud Italia indipendente) e da interviste a vari personaggi - tra i quali un latitante e un capomafia, un fuoriuscito, l'avvocato Sciammarella e un prete - il documentario opera una ricostruzione della 'ndrangheta calabrese che tende a presentarla in qualche modo come cultura tradizionale antica con una sua autenticità e basata su un codice d'onore.
Note
Opera ambigua che ha generato polemiche come del resto già era stato per la compilation musicale "La musica della mafia" di Francesco Sbano, molto popolare in Germania.
Un documentario che impone un giudizio assai particolare. Ben fatto, intelligente, interessante, con un unico difetto: è dalla parte della ‘ndrangheta. Tutti i possibili aspetti positivi dell’organizzazione criminale vengono enfatizzati, e in modi affatto stupidi; ma fa sbalordire come non ci sia alcun riferimento critico alla ‘ndrangheta, il che sarebbe possibile e a… leggi tutto
Un documentario che impone un giudizio assai particolare. Ben fatto, intelligente, interessante, con un unico difetto: è dalla parte della ‘ndrangheta. Tutti i possibili aspetti positivi dell’organizzazione criminale vengono enfatizzati, e in modi affatto stupidi; ma fa sbalordire come non ci sia alcun riferimento critico alla ‘ndrangheta, il che sarebbe possibile e a…
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