Durante la Seconda Guerra Mondiale una nave passeggeri viene colpita e affondata in pieno oceano. Un gruppo di superstiti si ritrova su una scialuppa di salvataggio in compagnia di un soldato tedesco. L'isolamento e la presenza di un "nemico" scateneranno il nervosismo dei protagonisti.
Note
Da un soggetto scritto da John Steinbeck, una storia di "uomini" costretti ancora una volta a sopravvivere come "topi", braccati dai nazisti e con poche possibilità di salvezza. Magistrale l'utilizzo dello spazio (paradossalmente claustrofobico) e degli oggetti, parecchio inquietanti. Fortemente efficace la prova degli attori.
Dal romanzo “Lifeboat” di John Steinbeck, il maestro della suspense trae una storia fatta di crisi morali, di eventi e chiacchere quasi mitologici che escono dai tipici stilemi ai quali ha lavorato di solito.
Costanza Porter (Tallulah Bankhead) è una giornalista un po’ frivola con tanto di telecamera e macchina da scrivere, abito elegante e scarpe col tacco. Non ci… leggi tutto
Di evidente propaganda antitedesca, inevitabile in quel periodo, ma condotta con abilità e ironia, mascherata inizialmente da opposta comprensione e ammirazione: una nave americana è silurata e affondata da un sottomarino tedesco che a sua volta è colpito e affondato; noi vediamo affondare la nave, e in mare i più svariati oggetti. Vediamo da una scialuppa, con a… leggi tutto
Il solito film di propaganda bellica, terribilmente retorico, con gli americani sentimentali e i tedeschi cattivi. Ma stavolta c'è la firma di Hitchcock. La grande regia riesce a sostenere una trama in sé inesistente, dove le inquadrature più geniali sono quelle del tedesco impegnato nella sua ossessiva remata. Tutto qui. La musica suonata col flauto dal soldato di colore è niente… leggi tutto
Sir Alfred Hitchcock: uno dei più grandi registi della storia del Cinema nonché uno dei più prolifici con più di 50 lungometraggi diretti. Alcuni immortali altri oggi quasi dimenticati. In…
Un sottomarino nazista silura una nave passeggeri. I superstiti cercano la salvezza a bordo di una scialuppa e devono affidarsi all'esperienza di Willy, il capitano del sottomarino tedesco caduto a picco. Per i naufraghi la convivenza sarà difficile...
Il film ebbe accoglienze discordi.
Hitchcock disse a Truffaut: «La ragione per la quale i critici americani si sono…
Da quando ho approfondito il significato e la possibile applicazione del MacGuffin, mi rendo conto di quanto sia utilizzato all'interno del cinema di Hitchcock. Il film si apre con l'affondamento di una nave, di cui solo durante la visione scopriremo le cause che comunque non interagiscono con trama e protagonisti, per poi spostarsi su una barca che ospita una donna elegante, una giornalista…
“I Prigionieri dell'oceano” (1943) si inserisce a pieno titolo tra i film di Hitchcock che possono fregiarsi del titolo di “opera anomala”. Hitchcock, infatti, nei suoi film non ha mai amato parlare di politica o affrontare quelli che, semplicisticamente, potremmo definire temi di carattere sociale. Tuttavia, era inevitabile che anche la sua opera risentisse di un…
Oceano Atlantico, in piena Seconda Guerra Mondiale, su una scialuppa di salvataggio - titolo originale del film, 'Lifeboat' - rimane un gruppo di superstiti ad un naufragio causato da un bombardamento tedesco: una giornalista con la puzza sotto il naso (Tallulah Bankhead), un marinaio con una gamba in cancrena (William Bendix), un altro di colore (Canada Lee), un industriale (Henry Hull), un…
Girato in pieno conflitto mondiale è un film strettamente contemporaneo.
Hitchcock ci catapulta in una scialuppa di salvattaggio di una nave affondata da un sommergibile tedesco che, pare, sia stato a sua volta affondato.
Qui bloccati in uno spazio ristrettissimo abbiamo un arcobaleno di personaggi: la ricca giornalista/scrittrice, l'operaio dalle idee di sinistra, il ricco industriale,…
DATO CHE IN UNA MIA RECENTE PLAY E' VENUTO FUORI CHE UN UTENTE POTREBBE COMPLETARE LA TRILOGIA DI ANDREJ WAJDA "L'UOMO DI MARMO" "L'UOMO DI FERRO" E "L'UOMO DI LEGNO" APPUNTO VI INVITO A LEGGERE I SUOI CAPOLAVORI…
Tallulah Bankhead era nella vita una mangiatrice di uomini, ho avuto conferma di questa mia sensazione leggendo su IMDB una sintesi della sua carriera; pare che sul set di Lifeboat non indossasse le mutandine ed ho avuto l'impressione che questa attrice dalla sensualità esplosiva fosse così frivola già dalle prime immagini del film quando è intenta a rifarsi il maquillage nonostante sia sola…
Dal romanzo “Lifeboat” di John Steinbeck, il maestro della suspense trae una storia fatta di crisi morali, di eventi e chiacchere quasi mitologici che escono dai tipici stilemi ai quali ha lavorato di solito.
Costanza Porter (Tallulah Bankhead) è una giornalista un po’ frivola con tanto di telecamera e macchina da scrivere, abito elegante e scarpe col tacco. Non ci…
È uno di quei film nei quali la macchina da presa sta talmente attaccata ai personaggi e per così tanto tempo e in una situazione tanto particolare, che il critico attento non può non notare (l'ha fatto, per esempio, Claudio G. Fava) che il regista ha pudicamente sorvolato sulla risoluzione delle loro fastidiose necessità corporali. La tensione c'è, anche se…
Di evidente propaganda antitedesca, inevitabile in quel periodo, ma condotta con abilità e ironia, mascherata inizialmente da opposta comprensione e ammirazione: una nave americana è silurata e affondata da un sottomarino tedesco che a sua volta è colpito e affondato; noi vediamo affondare la nave, e in mare i più svariati oggetti. Vediamo da una scialuppa, con a…
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Commenti (3) vedi tutti
Nonostante l'oceano, non sembra che Hitchcock abbia le idee chiare su quali pesce pigliare. Non era facile.
commento di moviemanFilm molto interessante. Al centro della vicenda, chiusa in uno spazio claustrofobico, ci sono le dinamiche psicologiche di un gruppo di naufraghi.
commento di screamNon un thriller, anche se è attraversato da un'atmosfera misteriosa. Un film discreto, ma non all'altezza del miglior Hitchcock.
commento di valien88