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La felicità nel peccato

Regia di Jesús Franco vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La felicità nel peccato

di undying
2 stelle

La felicità nel peccato: apoteosi trash demenziale. Uno Jesús Franco ai minimi termini dirige male, in fretta e furia, durante un periodo produttivo bulimico. Privo di sceneggiatura, opprimente per eccesso d'uso dello zoom (con occhi e bocche in full screen), senza alcuna minima coerenza di montaggio, con una scialba (per quanto nuda) Lina Romay.

 

locandina

La felicità nel peccato (1975): locandina

 

Marie France (Alice Arno) parte dalla Francia per raggiungere un'isola greca. La necessità di lavorare la spinge ad accettare l'incarico di assistere l'invalida Linda (Verónica Llimerá), figlia di Paul (Paul Muller). Appena raggiunta l'abitazione, Marie France viene avvertita dall'uomo sulla pericolosità della nipote Olivia (Lina Romay), adottata come seconda figlia. Mentre due investigatori spiano i movimenti nella villa, Olivia seduce chiunque le capito a tiro, persino un garzone sordomuto.

 

Alice Arno

La felicità nel peccato (1975): Alice Arno

 

Certo che quando Franco ci si metteva, riusciva davvero a scrivere con la mano sinistra, per poi dirigere quattro attori, senz'arte né parte, con i piedi. Senza rompersi il capo sulle incalcolabili versioni di questo irrisolto progetto (al quale il titolo italiano ben si adatta), basta focalizzarsi sulle due principali release. Les nuits brûlantes de Linda, stando ad un utente dell'imdb, presenterebbe scene hardcore mentre la versione qui visionata (But who raped Linda?) dovrebbe essere quella (soft) più riuscita. E meno male. I pregi: una bella fotografia; una colonna sonora in stile ellenico (modellata a lieve variazione del sirtaki); Lina Romay nuda. I difetti: abuso sconsiderato, sino alla nausea, dello zoom in spazi limitatissimi (una stanza); presenza di macchiette disfunzionali al racconto (il garzone con i suoi grugniti e la coppia sciocca di detective); una trama scombinata e illogica con dialoghi indifendibili; delitti (sul finale) girati con evidente assurdità di messa in scena.

 

Lina Romay

La felicità nel peccato (1975): Lina Romay

 

Gli incalliti difensori di questa roba sostengono che la famigerata scena con banana -interpretata da una qui ebete Lina Romay- da sola meriti la visione del film. Girata anch'essa da cani, mostra in primo piano la bocca dell'attrice prendere a morsi il frutto, con dettaglio di schifosa masticazione, di fronte ad un farfugliante garzone. Una location (quella in cui Paul Muller frusta lo sfigato tuttofare) accomuna questa perla di nonsense a Un caldo corpo di femmina, facendo supporre che Franco fosse all'opera contestualmente su più set. Quell'anno (1973) il regista ha infatti licenziato ben 12 film, dimostrando così che quantità e qualità non vanno affatto d'accordo. La Grecia in cui sarebbe ambientata la (non) storia era lontana, essendo stato girato ad Alicante. Alice Arno (successivamente di nuovo su un set di Franco, in Le pornolibidini di Justine) si aggira sperduta e spiazzata tra le stanze della modesta costruzione, mentre Paul Muller non cede alla insensatezza del testo, dimostrandosi sempre professionale (qui sprecato). Sul versante erotico non c'è verso di ricordare una frazione di secondo del girato che abbia raggiunto l'effetto. Ottanta minuti di tortura per lo spettatore, pronto ad esultare quando arriva come una gradita liberazione il finale (tagliato con l'accetta). Non fatevi imbrogliare dagli entusiasti che ne scrivono elogiandolo, evidentemente accecati dall'epidermide della Romay. Nel caso vogliate proprio subirlo, tenetevi pronti a premere sul tasto fast forward del lettore, puntando ad una velocità minima di 16X. Non perdereste assolutamente nulla,  né della (inesistente) trama, né del più banale (assente) erotismo.

 

Alice Arno

La felicità nel peccato (1975): Alice Arno

 

"Siamo frustrati. Pieni di rabbia. Darwin parlava di istinto, ma noi stiamo regredendo all’epoca della pulsionalità. Siamo la società dell’homo stupidus stupidus stupidus. Oggi solo gli imbecilli possono essere felici." (Vittorino Andreoli)

 

F.P. 02/02/2020 - Versione visionata in lingua inglese  (But who raped Linda? Durata: 80'32")

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