Marcello vive nel rimorso di aver ucciso a 13 anni un tassista che voleva violentarlo. In viaggio di nozze, nel 1937, va a Parigi per preparare l'omicidio del professor Quadri, esule antifascista che era stato suo maestro all'Università. Nonostante i sospetti della moglie di Quadri, attratta peraltro da Giulia, moglie di Marcello, l'assassinio riesce. Il 25 luglio '43, tra la folla in festa per la caduta del fascismo, Marcello incontra l'autista che credeva di aver ucciso... Tratto dal romanzo di Moravia, un film ambiguo e raffinato su un fascismo visto come "Malattia mortale" della borghesia. Malsano e fascinoso, hollywoodiano e complesso, cede al fascino dei fantasmi che evoca e traccia un impressionante di fascista per ignavia. Enorme successo, lanciò Bertolucci nel mercato internazionale.
Metafora di un modo di essere italiani, Il conformista, romanzo o film, non teme il tempo o le mode, anzi dovrebbe tornare con rinnovato richiamo nelle sale cinematografiche e sugli scaffali delle librerie, perché siamo convinti che, come i classici, “non finisca mai di dire quello che ha da dire” (I.Calvino)
Carramba che sorpresa... Film originale quanto noioso e per lo più incomprensibile. Sicuramente è più godibile in lingua originale.... in muto!! Voto 2+.
Film da sonno completo solo negli ultimi 15' ci si risveglia e non si puo' pensare che Attori come Trintignant in primis e la Sanda con la Sandrelli possano alzare il livello gia' piatto della visione.voto.1.
Un uomo si deve recare a Parigi per uccidere il suo ex professore di filosofia, fuggito dall’Italia quando il fascismo ha preso il potere. Questo uomo, ambiguo e mediocre, si chiama Marcello Clerici ed è il simbolo della ricerca di quella normalità borghese cara a tanta parte della nostra popolazione. Rivedere a quaranta anni di distanza Il Conformista di Bertolucci è… leggi tutto
Patinato baraccone dove protagonista è l'introspezione di un uomo privo di veri ideali e forse di vere e proprie idee. Un bel po' prolisso e fondamentalmente, attorno a Trintignant ed al suo dissidio interiore, scarno. Bella realizzazione, ma tanti sbadigli. leggi tutto
Anni fa, nel leggere "Il conformista" di Moravia, ne ebbi l'impressione di una delle più lucide descrizioni della banalità del male, inteso come predominio della razionalità sul senso di pieatas e di rimorso (in questo caso nei confronti della "vittima sacrificale", il professore antifascista con cui il protagonista aveva studiato da ragazzo e che, nonostante un rapporto…
Nel celebrare la Festa della Liberazione dall'oppressione del nazifascismo, quest'anno ripercorro alcuni momenti della storia del cinema italiano.
La lista che troverete non ha la presunzione di essere esaustiva, ma…
Agghiacciante ritratto di un mediocre “uomo borghese qualunque” talmente privo di scrupoli che arriva a collaborare con degli assassini di stato pur di far carriera nella società, con bella moglie, alloggio e posto fisso inclusi. Un tipo che, se fosse stato più furbo, nel ventennio fascista sarebbe finito al massimo a comandare un ufficio di poca importanza dietro la…
Liberatorio proprio come uno scarico di sentimenti e nervi, che lo si fa senza pensiero alcuno dove solamente tu sei il protagonista. E non ditemi che a fronte di queste perle non siete stati fermi e non vi si è…
Destabilizzante, ma maggiormente chiarificatrice la seconda visione del Conformista di Bernardo Bertolucci (1970), capolavoro del cinema d'autore nel senso più dotto e gravoso del termine, dove la vicenda di Marcello Clerici (Jean Louis Trintignant), diventa lo specchio della condizione umana di un'intero paese comppsto da individui con problemi inconfessabili o personalità…
Il conformista (1970) con La strategia del ragno, stesso anno,è una tappa importante nella storia di Bernardo Bertolucci poiché segna la nascita di uno stile e di un linguaggio innovativi che scriveranno pagine di grande cinema negli anni successivi.
Vedremo cosa rende questa pellicola una delle prove migliori del regista, ma crediamo che non si possa pensare al film senza…
Ormai adulto, Marcello decide di sposare Giulia per placare quel suo bisogno di normalità, che lo insegue dai suoi ricordi adolescenziali, ambigui, sia per la sessualità sia perché probabilmente uccise un uomo. E insieme, convinto fascista, si offre di fare un’operazione per la polizia segreta, che prevede l’uccisione di un suo vecchio professore universitario,…
Senza troppi peli sulla lingua, non mi mancherà più di tanto Bernardo Bertolucci.
Chi mi conosce e ha già letto mie recensioni passate sa per certo che ho sempre considerato l'oggi defunto regista emiliano un regista enormemente sopravvalutato, forse il più sopravvalutato di sempre, che ha alternato qualche bel film ad altre opere decisamente meno belle ai miei…
Se il Novecento di Bertolucci era un affresco dell'Italia a cavallo del fascismo e della Resistenza, Il conformista ci porta con la sua durata (molto!) più ridotta nelle stanze metafisiche del fascismo, fin dentro la mente di alcuni dei suoi attori più interessanti; la scelta di Bertolucci di posare lo sguardo sui servizi segreti fascisti - originalissima -…
MARCELLO CLERICI ambisce ad essere un uomo normale, ma lo dice costantemente con ironia e con disprezzo. e quindi per adattarsi al meglio a questa decisione e volontà, aderisce al fascismo e accetta di andare a parigi e uccidere il professore che gli insegnò all'università. marcello clerici ambendo ad essere un uomo come tanti, come tutti gli altri, evidentemente crede in…
Un bel film, utile per capire gli italiani. La sceneggiatura è basata sul romanzo di Moravia, e quindi è di per sé di alto livello. Il film ne è all’altezza, soprattutto per questi aspetti: una scenografia strepitosa, specialmente per gli interni di età fascista, splendidi; i costumi, che riproducono alla perfezione la moda dell’epoca; la…
Un bel gruppo di "Non Profeti in Patria", si direbbe. C'è Samuel Fuller, che si ritrova fianco a fianco con Jean-Luc Godard dopo i loro trascorsi agli albori della Nouvelle Vague (e la lista di Fuller ne porta…
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Commenti (5) vedi tutti
Metafora di un modo di essere italiani, Il conformista, romanzo o film, non teme il tempo o le mode, anzi dovrebbe tornare con rinnovato richiamo nelle sale cinematografiche e sugli scaffali delle librerie, perché siamo convinti che, come i classici, “non finisca mai di dire quello che ha da dire” (I.Calvino)
leggi la recensione completa di yumeIl miglior Bertolucci: un lucido ritratto di un'anima dubbiosa sul suo posto nel mondo e dell'ipocrisia borghese negli anni del Regime.
leggi la recensione completa di SatanettoReDelCinemaCarramba che sorpresa... Film originale quanto noioso e per lo più incomprensibile. Sicuramente è più godibile in lingua originale.... in muto!! Voto 2+.
commento di BradyFilm da sonno completo solo negli ultimi 15' ci si risveglia e non si puo' pensare che Attori come Trintignant in primis e la Sanda con la Sandrelli possano alzare il livello gia' piatto della visione.voto.1.
commento di chribio1Voto 7. [25.02.2012]
commento di PP