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Il ritorno di Maxwell Smart

Regia di Clive Donner vedi scheda film

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La recensione su Il ritorno di Maxwell Smart

di mm40
4 stelle

Un gruppo terroristico chiamato Kaos, capitanato da uno scienziato pazzo mascherato, minaccia di sganciare sulla Terra una salva di bombe che non uccidono nessuno, ma denudano le persone. Se vorranno evitare il bombardamento, i potenti del pianeta dovranno accontentare una serie di richieste da parte di Kaos. Entra così in azione lo sgangherato agente Maxwell Smart.


Pur trattandosi del primo film che lo vede protagonista, per Maxwell Smart si tratta a tutti gli effetti di un ritorno; a dieci anni dalla conclusione della serie Get Smart (1965-1970) con questa pellicola viene infatti trasportato sul grande schermo il personaggio della squinternata spia pasticciona interpretato per la CBS da Don Adams. Ancora Adams riveste i panni di Maxwell Smart, dinanzi alla minaccia dell'organizzazione terroristica Kaos di... denudare il mondo; sebbene il Nostro combini solo dei disastri senza sosta, con una bella dose di fortuna e l'aiuto di qualche collega meno maldestro riuscirà ad avere la meglio dei terribili nemici. A tal proposito va rimarcata la presenza di Vittorio Gassman nel duplice ruolo di cattivo: è infatti sia il mascherato Sauvage che lo zoppo e guercio Nino; nel cast sono poi presenti anche Norman Lloyd, Andrea Howard, Sylvia Kristel, Dana Elcar, Rhonda Fleming e Bill Dana. Il ritorno di Maxwell Smart è a ogni modo un film comico sponda demenziale, ma anche una spy story: azione e avventura sono a buoni livelli, il ritmo è senz'altro eccellente, ma va anche rilevato che la l'intreccio criminal-poliziesco con il suo carico di mistero e tensione collassa molto presto sotto il peso di una struttura comica fin troppo scoperta. Non di meno, comunque, un demenziale intelligente, quello che ha sempre contraddistinto l'opera di Mel Brooks, che insieme a Buck Henry diede vita al personaggio di Smart negli anni Sessanta; qui i due non compaiono nei crediti di scrittura, però, che prevedono invece i nomi di Leonard B. Stern, Arne Sultan e del già citato Dana. Il regista è invece l'esperto Clive Donner (Ciao, Pussycat, 1965). 4,5/10.

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