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Il ritorno di Maxwell Smart

Regia di Clive Donner vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Il ritorno di Maxwell Smart

di Marco Poggi
6 stelle

Don Adams rispolvera il suo agente 86 di Get Smart in un film dove l'ennesimo cattivo del Kaos inventa una bomba che denuda la gente. Con un simpatico Vittorio Gassman che fa il cattivo.

Il comico americano Don Adams rispolvera il suo agente 86 della sit-com anni'60 spionistica "GET SMART" in un film dove una caricatura di cattivo bondiano, che è anche uno dei membri del "Kaos", l'organizzazione criminale stile "Spectre" della suddetta serie tv, inventa una bomba che denuda la gente (con simpatche scene di nudo adamitico che dovrebbero far ridere, che hanno come protagonista anche Don Adams) . Max Smart fa in questo film parte del "Pits" e non del "Control" e accanto a lui non ha, ahimè, la fidata agente 99/Barbara Feldon ma la bionda agente 22/Andrea Howard; per questo la pellicola fu un flop colossale, pur rimanendo un discreto prodotto demenziale in cui spunta anche il nostro Vittorio Gassman nel ruolo del cattivo . Antenato di "SPIA E LASCIA SPIARE", ma anche di "UNA PALLOTTOLA SPUNTATA" e della trilogia di "Austin Powers", uscito alcuni mesi prima de "L'AEREO PIU' PAZZO DEL MONDO" degli "ZAZ", ha il suo limite nell'affidarsi completamente all'estro comico del pur bravo Don Adams, qui al suo debutto cinematografico, escludendo, però, Barbara Feldon e tanti co-protagonisti fissi del serial, creato da Mel Brooks e Buck Henry, nel 1965. Diaciamolo, il film è come un cine "STAR TREK" dove il capitano Kirk di William Shatner è alla guida di un altro equipaggio, rispetto alla serie tv, quindi detestato dai fan accaniti dell'agente con l'immancable scarpa-telefono, però non è il caporetto che tutti dicono (Don Adams incluso), a partire proprio da Gassman che, si sarebbe meritato di fare iun vero cattivo bondiano (non a caso, il nostro Vittorio mette qui in burla il dottor No di Joseph Wilseman, ma anche il guercio Emilio Largo del collega/amico Adolfo Celi, preso poi come punto di riferimento anche da Robert Wagner nei film di Austin Powers), che duetta magnificamente con Adams, che si rivela un vero e proprio precursore del Leslie Nielsen demenziale. Uscito all'inizio del 1980, qualche mese prima della morte di Peter Sellers che, di malavoglia e spinto dal regista Blake Edwards, aveva ripreso, fra il 1974 e il 1978, il personaggio dell'ispettore Clouseau in tre divertenti  capitoli de "LA PANTERA ROSA" , il film propone un cast femminile notevole che vede anche la Sylva Kristel di "EMMANUELLE", purtroppo non in un ruolo determinante, perché la vera sostituta di 99 è un'altra, la bionda Andrea Howard con un taglio di capelli alla Sharon Gless di "NEW YORK NEW YORK - CAGNEY & LACEY". Veramente sexy anche Pamela Hensley, brunetta dai capelli lunghi presa dai set del serial "BUCK ROGERS" , dove faceva la principessa Ardala, accanto a Gil Gerald, il protagonsta, anche lei un'agente numerata, come le altre due partner del Max Smart ritornato scapolo per il film. Il Dana Elcar de "LA STANGATA", che cinque anni più tardi tutti riconosceranno come il Pete Thorton di "MAC GYVER", rimpiazza come può lo scomparso Edward Platt nel ruolo del superiore di Maxwell Smart. Divertenti le scene d'insegumento, dove Smart guida una scrivania che si rifà alla gondala truccata di Roger Moore. di "MOONRAKER"  e il finale nella base del cattivo. Occasione sprecata per rimpiazzare la saga di Pantera Rosa con un'altra di successo, anche se di matrice tv. 

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