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Operazione Kappa: sparate a vista

Regia di Luigi Petrini vedi scheda film

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La recensione su Operazione Kappa: sparate a vista

di mm40
3 stelle

Due ragazzi violentano una coetanea, finendo per uccidere una testimone dello stupro; quindi si rifugiano in un ristorante, dove prendono in ostaggio varie persone.

Pare proprio che l’ispirazione per questo film – uscito in sala nel giugno 1977 – provenga da Quel pomeriggio di un giorno da cani (Sidney Lumet, 1975), ma è inevitabile un pensiero anche al massacro del Circeo, avvenuto nel settembre di quello stesso 1975. Di sicuro Operazione Kappa: sparate a vista è un’opera figlia del suo tempo, degli anni di piombo, anni di violenza smisurata, spesso in apparenza incomprensibile, sproporzionata, e anni di cinema italiano fortemente orientato verso la cronaca nera, per forza di cose. Luigi Petrini, anche autore della sceneggiatura, è un regista popolare non tra i maggiormente noti, attivo da poco più di una decina d’anni senza infamia e senza lode; se qui traspare il budget misero a disposizione, comunque la visione non risulta ostica, la trama è scorrevole e l’azione è diretta con sufficiente cura; Petrini non calca la mano neppure su volgarità o erotismo, cercando comunque di sfruttare tutte le carte a sua disposizione. Nel cast i nomi noti latitano: Mario Cutini, Maria Pia Conte, Linda Sini, Marco Marati, Daria Norman, Patricia Pilchard e Mario Antoni occupano i ruoli principali del film. Distribuito anche con il titolo Nucleo antirapina… sparate a vista, che sembrerebbe effettivamente più consono a un film con Thomas Milian e Bombolo; d’altronde anche Operazione Kappa: sparate a vista è abbastanza fuorviante, in quanto ricorda da vicino il genere spionistico. 3/10.

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