Regia di Giorgio Simonelli vedi scheda film
l'avvocato de papis è estremamente contro il matrimonio e dispostissimo ad aiutare chiunque voglia sciogliere quel vincolo a suo dire già viziato sin dall'inizio. siccome invece suo nipote è decisissimo a sposarsi lo convince a passare una giornata nel suo studio per sentire i vari motivi che portano le persone da lui pur di non rivedere più l'altro coniuge. se ancora non si sarà convinto dell'errore che sta per commettere lui stesso accompagnerà il nipote dalla fidanzata per convincere i di lei genitori. con sè una segretaria segretamente innamorata, che solo un cuore arso come il suo non riesce ad accorgersi. il film in sè è un'infilata di scenette più o meno ingenuotte e più o meno riuscite protagonisti alcuni nomi e visi famosi all'epoca. va da sè che nell'italia degli anni 50 dove il divorzio non era ancora legale, una commedia popolare con nino taranto non poteva che avere un tenero e proletario finale. ci sono yvonne sanson, tina pica, ugo tognazzi e ramondo vianello tutti doppiati, tant'è che fa un pò strano non sentirli con le loro inconfondibili voci, soprattutto la pica. si va da un marito con una moglie troppo apprensiva per qualsiasi cosa(lea padovani). un equivoco con un bimbetto e un cane ad una festa di matrimonio e un cacciatore di ereditiere tardone con uno stratagemma tutto suo per farsi sganciare i danari(carlo dapporto). un pò noiosetto nel suo susseguirsi di episodi e sketch, sul finire la palpebra ha avuto un cedimento.
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