Breve storia d’amore è un film che parte da un evento riconoscibile, un tradimento, per mettere in movimento una dinamica relazionale che coinvolge due coppie appartenenti a generazioni diverse. I personaggi si incontrano, si influenzano, si espongono a conseguenze emotive e pratiche. L’intreccio si sviluppa attorno a una relazione extraconiugale, ma si estende rapidamente, coinvolgendo più livelli della vita privata e della percezione di sé.


L’opera, scritta e diretta da Ludovica Rampoldi, si concentra su un nucleo narrativo essenziale, utilizzando l’intimità come spazio d’indagine. Le azioni dei personaggi non sono presentate come eccezionali, ma come inneschi di un processo più ampio, in cui ciò che emerge è meno la colpa che la complessità del legame tra individui.


Al cinema dal 27 novembre con 01 Distribution, dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

Pilar Fogliati, Adriano Giannini
Breve storia d'amore (2025) Pilar Fogliati, Adriano Giannini

Un bar, una stanza, un punto di rottura

Al centro del film Breve storia d’amore ci sono due coppie: Lea e Andrea, trentenni, e Rocco e Cecilia, intorno ai cinquant’anni. Tutto prende avvio la sera in cui Lea incontra Rocco in un bar. La loro relazione comincia in forma clandestina, all’interno di una stanza d’albergo. A partire da quell’incontro, Lea inizia ad avvicinarsi sempre più alla vita privata di Rocco, spostando gradualmente il baricentro della storia e creando una tensione crescente tra tutti i personaggi coinvolti.


Quello che si apre è un confronto tra due mondi: non solo generazioni, ma modelli diversi di intimità, di gestione del conflitto, di esposizione emotiva. Le relazioni si contaminano, si rivelano, si trasformano, fino a un momento di confronto diretto.

Lea: quella che attraversa il confine

Lea (Pilar Fogliati) è una figura in movimento. La sua traiettoria personale nel film Breve storia d’amore non si limita a un ruolo all’interno della coppia: agisce, provoca, osserva, sposta gli equilibri. Non si accontenta di rimanere al margine della relazione con Rocco, ma tende a espandere il proprio raggio d’azione, coinvolgendo contesti e persone.


Il suo comportamento appare guidato da una forma di ricerca, non sempre lineare, ma costante. Il suo avvicinamento a Cecilia apre una direzione ulteriore nel racconto, in cui due figure femminili, inizialmente lontane, finiscono per entrare in relazione.

Pilar Fogliati, Andrea Carpenzano
Breve storia d'amore (2025) Pilar Fogliati, Andrea Carpenzano

Rocco: chi pensa di avere tutto sotto controllo

Rocco (Adriano Giannini) vive all’interno di una relazione apparentemente definita. Ha abitudini consolidate e un’immagine chiara di sé. L’incontro con Lea introduce una variabile imprevista. La dinamica tra loro non resta isolata, ma si espande, producendo effetti sull’intero sistema di relazioni che lo circonda.


La sua reazione alterna il tentativo di mantenere il controllo e la necessità di fare i conti con l’alterazione degli equilibri che credeva stabili. È un personaggio che affronta, lungo la narrazione, un progressivo spostamento di posizione.

Cecilia e Andrea: chi subisce, chi si risveglia

Nel film Breve storia d’amore, Cecilia (Valeria Golino) appare inizialmente come un personaggio marginale rispetto all’asse centrale della relazione tra Rocco e Lea. Tuttavia, la sua traiettoria evolve in modo progressivo. La connessione che si crea con Lea introduce uno scarto nella narrazione e amplia il punto di vista. Cecilia osserva, registra, agisce. La sua posizione cambia.


Andrea (Andrea Carpenzano), il compagno di Lea, sembra vivere gli eventi in una posizione di ricezione. Il suo ruolo non è attivo nel generare il conflitto, ma è comunque coinvolto a pieno titolo nella rete relazionale. Le sue reazioni aprono interrogativi sulla vulnerabilità, sull’attesa, sull’adattamento.

Valeria Golino, Pilar Fogliati
Breve storia d'amore (2025) Valeria Golino, Pilar Fogliati

Una scatola di plexiglass

La regista propone, come chiave interpretativa, l’immagine di una teca per formiche. I personaggi si muovono all’interno di uno spazio delimitato, spesso ignari dei confini in cui si trovano. L’osservazione esterna non è neutra: restituisce una prospettiva sulle dinamiche, ma non le spiega del tutto. La vita di coppia, sembra suggerire il film Breve storia d’amore, resta in parte opaca anche a chi la vive dall’interno.


Nel racconto non c’è condanna né assoluzione. I personaggi sono descritti come agenti di azioni contraddittorie, capaci di tradire, essere traditi o trovarsi nel ruolo dell’altro o dell’altra. Il film si muove tra questi ruoli, senza fissarli, lasciandoli invece scivolare uno nell’altro.

Più che amore, sopravvivenza

Il titolo del film fa riferimento a una “breve storia d’amore”, ma l’amore stesso non viene definito o tematizzato in modo univoco. Viene piuttosto esplorato attraverso ciò che accade ai personaggi: desiderio, distanza, interruzione, confronto. Le relazioni, nel film, sembrano funzionare come ambienti di pressione: rivelano bisogni, mostrano limiti, generano spostamenti.


Il lungometraggio, tuttavia, non vuole fornire risposte nette. Raccoglie e restituisce segnali, scarti, atti parziali. Più che offrire una tesi, apre una serie di possibilità interpretative su cosa significhi essere in relazione con l’altro.

La partita a scacchi

L’apertura e la chiusura del film Breve storia d’amore fanno riferimento a una partita a scacchi. È un’immagine che si presta a più letture: strategia, anticipazione, conflitto. Ma il gioco, per quanto razionale, non protegge dai colpi imprevisti. L’imprevisto resta una costante.


Breve storia d’amore
affronta un tema ricorrente come le dinamiche di coppia utilizzando strumenti narrativi che mescolano piani temporali, spazi privati e relazioni incrociate. Ne dovrebbe emergere un racconto in cui i personaggi non sono portatori di tesi, ma di percorsi. E in cui ogni coppia, come suggerisce una citazione nel film, resta in parte impenetrabile. Anche e, forse, soprattutto per chi ne fa parte.


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Breve storia d’amore può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Breve storia d'amore

Breve storia d'amore

Drammatico - Italia 2025 - durata 98’

Regia: Ludovica Rampoldi

Con Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Andrea Carpenzano, Valeria Golino, Massimo De Lorenzo, Betti Pedrazzi

Al cinema: Uscita in Italia il 27/11/2025