Nel cuore della Londra dei primi anni Duemila, tra la fine dell’era delle supermodelle e la presenza di un artista noto per il suo stile diretto e ossessivo, si svolge un incontro fuori dall’ordinario: il film Moss & Freud, diretto da James Lucas, parte dalla realizzazione del celebre nudo di Kate Moss da parte di Lucian Freud, per costruire un racconto che attraversa i temi della trasformazione personale, della memoria e del corpo esposto.
Non si tratta di un semplice biopic, ma di una narrazione che esplora la dinamica tra due figure pubbliche e il loro temporaneo scambio di ruoli, potere e ascolto. In anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

Una tela che respira
Nel 2001, Kate Moss afferma in un’intervista che le piacerebbe essere ritratta da Lucian Freud. L’episodio si traduce in un invito concreto: Freud apre le porte del suo studio a Holland Park. Quello che nasce come un progetto artistico diventa un’esperienza strutturata su rigore e durata: sedute quotidiane che si protraggono per mesi, con orari precisi e richieste di puntualità.
Nel film Moss & Freud, il processo pittorico non è solo un dispositivo narrativo ma anche un ambiente che condiziona i due protagonisti. Lo studio diventa un luogo separato dal mondo esterno, dove si stabiliscono nuovi codici relazionali. Moss vi entra in un momento di instabilità, Freud porta con sé la memoria di una vita complessa e frammentata. Il rapporto che si sviluppa attraversa momenti di vicinanza, tensione, confronto, distanza.
Kate Moss: un’esposizione consapevole
Il film Moss & Freud mostra una Kate Moss distante dalla rappresentazione pubblica più frequente. Il suo ingresso nello studio di Freud è raccontato come un atto deliberato, forse impulsivo, di sospensione dalle dinamiche che regolano la sua quotidianità fatta di impegni, visibilità e discontinuità. Il nudo, scelto da lei come posa iniziale, è accompagnato da esitazione e memoria di esperienze passate. L’artista risponde in modo inatteso, attraverso un gesto performativo che riduce la tensione e apre uno spazio di comunicazione.
All’interno dello studio, le sedute si fanno occasione di scambio. Attraverso il dialogo con Freud, emergono aspetti della storia personale della modella, che nel film riflette sulla propria esposizione mediatica, sui traumi e sulla possibilità di modificare la traiettoria della propria vita. Il racconto si sviluppa su questo doppio livello: corporeo e verbale, estetico e biografico.

Lucian Freud: metodo e ossessione
Il pittore Lucian Freud è presentato nel film Moss & Freud come un uomo abituato alla solitudine operativa e all’autonomia totale nel proprio lavoro. Le sue richieste a Kate (rigide, quasi rituali) rispecchiano una pratica che privilegia la disciplina, l’osservazione continua e l’impegno reciproco. Col tempo, la presenza di Kate assume per lui un significato che va oltre il quadro in costruzione. Il film suggerisce un’associazione con la figura della sua ex moglie Caroline Blackwood, e accenna a un processo interiore che coinvolge ricordi e fragilità rimaste aperte.
L’atto di tatuare Kate, narrato come un momento centrale, sembra indicare un passaggio simbolico nel loro legame. Un gesto che segna il corpo e interrompe un equilibrio, coincidente con l’inizio della distanza emotiva tra i due.
Una relazione che attraversa tempi diversi
La narrazione si concentra sull’evoluzione di una relazione non definita da categorie convenzionali. L’incontro tra Moss e Freud appare nel film come uno scambio complesso, fatto di affinità inaspettate e divergenze non risolte. L’età, le esperienze e i linguaggi divergono, ma si incontrano in un terreno di vulnerabilità condivisa.
Con la gravidanza di Kate, che irrompe come elemento non previsto, il legame si trasforma. Il dipinto, completato da Freud, non include il ventre gravido. La scelta, nel film Moss & Freud, è attribuita a un’esigenza dell’artista di fermare un’immagine specifica, non più corrispondente alla nuova realtà. Moss osserva il risultato finale con una domanda inevasa. L’opera resta come documento di un momento preciso, non come rappresentazione della totalità.

Il corpo, tra sguardo e memoria
Uno dei filoni tematici più evidenti è il corpo, inteso come luogo esposto, interrogato, modificato. Il corpo di Kate Moss, continuamente osservato e consumato dall’industria dell’immagine, viene mostrato nel film in un contesto in cui lo sguardo assume caratteristiche differenti: non pubblicitarie, non estetizzanti, ma analitiche, quasi scientifiche. Il corpo diventa così la superficie su cui si proiettano paure, desideri, identità, rotture.
Anche la gravidanza, inserita nella parte finale del film Moss & Freud, assume un significato narrativo che si collega alla trasformazione interiore della protagonista. In questa fase, la distanza tra lei e Freud aumenta, e ciascuno prende una direzione propria. Quando Kate torna per mostrargli sua figlia, il film chiude il cerchio con un incontro silenzioso, segnato dal tempo trascorso e dal cambiamento irreversibile di entrambi.
Due figure dentro e fuori dal proprio tempo
Moss & Freud utilizza un episodio noto della cultura visiva contemporanea come punto di partenza per indagare dinamiche personali, artistiche e sociali. Il racconto si concentra su ciò che accade in uno spazio chiuso ma attraversato da molteplici tensioni: generazionali, emotive, simboliche. Non propone interpretazioni univoche, ma lascia emergere i segni lasciati da un incontro che, pur breve, ha avuto un impatto duraturo sulle vite dei protagonisti.
Il film si colloca all’intersezione tra due percorsi pubblici fortemente riconoscibili, osservandoli nella loro dimensione più privata. Una narrazione che interroga il ruolo dell’arte, del corpo e del tempo, senza mai dichiarare risposte definitive.
Disclaimer
Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Moss & Freud può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.
Filmografia
Moss & Freud
Drammatico - Regno Unito, Nuova Zelanda 2025 - durata 100’
Titolo originale: Moss & Freud
Regia: James Lucas
Con Derek Jacobi, Ellie Bamber, Jasmine Blackborow, Amber Lily Butterworth, Winston Hayles, Ross Ringwood
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