Il film Miss Carbon, diretto da Agustina Macri e scritto da Erika Halvorsen e Mara Pescio, si sviluppa a partire dalla vicenda reale di Carla Antonella Rodríguez, la prima donna trans ad aver lavorato come minatrice nel bacino carbonifero della Patagonia argentina.


Prossimamente in sala con Fandango, dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma, il lungomtraggio racconta il percorso di una giovane donna che si confronta con strutture sociali, culturali e professionali rigide, cercando di accedere a uno spazio storicamente negato alle donne.

Paco León, Lux Pascal
Miss Carbón (2025) Paco León, Lux Pascal

Il cuore del carbone

Al centro del film Miss Carbon c’è Carlita Rodríguez, cresciuta in una cittadina mineraria del sud dell’Argentina. Fin da bambina manifesta il desiderio di diventare minatrice, in un contesto in cui l’ingresso delle donne in miniera è vietato da norme non scritte ma radicate nella cultura locale. Secondo una superstizione diffusa, la presenza femminile all’interno della miniera è ritenuta fonte di sfortuna e instabilità.


Carlita riesce a superare queste barriere e a ottenere un impiego all’interno del sito estrattivo. Il film ne segue il percorso: dalla candidatura iniziale, all’addestramento, fino alla permanenza nel luogo di lavoro, con tutte le difficoltà legate alla sua identità di donna trans in un ambiente fortemente maschilizzato. La trama si sviluppa attorno a questo scontro tra desiderio individuale e struttura collettiva, senza ricorrere a elementi didattici espliciti.

Reti e ruoli

La narrazione del film Miss Carbon include una serie di figure che accompagnano Carlita nel suo percorso. Accanto a lei ci sono Violeta, riferimento affettivo; Lohana, appartenente alla comunità trans del paese; Antonio, ingegnere della miniera. I rapporti tra i personaggi contribuiscono a delineare le dinamiche sociali e culturali del contesto.


I legami che Carlita costruisce si inseriscono in un ambiente segnato da regole consolidate e da un’immagine del lavoro fortemente ancorata a un’idea binaria di genere. Alcuni personaggi si pongono in continuità con il sistema, altri assumono un ruolo di sostegno o mediazione, ma tutti agiscono all’interno di uno scenario in cui la possibilità di modificare lo status quo è limitata.

Lux Pascal
Miss Carbón (2025) Lux Pascal

Il corpo come soglia

Uno dei nodi centrali del film Miss Carbon è la questione dell’identità di genere come fattore che interagisce con il lavoro e con lo spazio pubblico. Il corpo di Carlita diventa un elemento che genera conflitto, non solo in termini personali, ma anche sociali. Il suo ingresso in miniera mette in evidenza come certi ambiti professionali siano regolati da meccanismi culturali che stabiliscono chi può e chi non può accedervi.


Il film si concentra su questi aspetti senza trasformarli in oggetto di spiegazione o commento. L’attenzione si sposta sull’esperienza soggettiva della protagonista, che attraversa momenti di isolamento, confronto, rifiuto e costruzione di nuove reti di appartenenza. L’identità di Carlita non viene posta in discussione dalla narrazione, ma emerge come elemento costitutivo del racconto.

Un ambiente codificato

La miniera, nel film Miss Carbon, non è solo uno spazio fisico. È anche un luogo simbolico, definito da norme implicite, rituali collettivi e barriere culturali. Storicamente riservata agli uomini, viene rappresentata come un ambiente impermeabile alla presenza femminile, al punto che l’accesso delle donne è concesso solo in occasione della festa di Santa Barbara, e unicamente in veste di visitatrici.


Il film documenta il modo in cui Carlita si confronta con questo sistema. Il suo percorso non viene mostrato come esemplare o eccezionale, ma inserito in una sequenza di eventi e relazioni che illustrano le contraddizioni di una struttura lavorativa modellata su criteri esclusivi.

Lux Pascal, Paco León
Miss Carbón (2025) Lux Pascal, Paco León

Tra paesaggio e costruzione identitaria

Le riprese sono state effettuate tra la Patagonia e i Paesi Baschi. L’utilizzo di location reali, secondo quanto dichiarato dalla regista, ha avuto un ruolo determinante nella costruzione visiva del film. Il paesaggio viene impiegato per suggerire un’atmosfera e un tono, non per naturalizzare i contenuti.


Anche gli spazi interni (la miniera, le case, i negozi) sono funzionali alla narrazione. Non si tratta di sfondi neutri, ma di luoghi carichi di significato, che influenzano la formazione dell’identità e il senso di appartenenza della protagonista. L’interazione con questi ambienti contribuisce a strutturare il suo percorso.

Identità e trasformazione sociale

Il film Miss Carbon affronta indirettamente una serie di questioni legate alla costruzione dei ruoli di genere, alla possibilità di modificare assetti sociali consolidati, alla tensione tra regole culturali e diritti individuali. La storia di Carlita viene proposta come caso esemplificativo di un cambiamento possibile, ma anche come occasione per interrogare la rigidità di certi sistemi.


La miniera diventa così metafora di una società chiusa, regolata da un codice binario e impermeabile alla differenza. L’ingresso della protagonista non rappresenta una vittoria personale, ma un punto di frizione tra ciò che è previsto e ciò che accade.

Da una storia vera

Miss Carbon si colloca all’incrocio tra memoria individuale e dinamiche collettive. Prendendo spunto dalla vicenda reale di Carla Rodríguez, il film costruisce una narrazione centrata sull’identità, sul lavoro e sulla possibilità di trasformare gli spazi sociali. Senza adottare un tono celebrativo, ma lasciando che siano i fatti e le relazioni che li accompagnano a parlare.


Il film non si propone di offrire risposte, ma di aprire domande. Lo fa attraverso il racconto di un’esperienza situata, concreta, e attraverso un personaggio che, pur muovendosi in un contesto ostile, sceglie di non rimanere al margine.


Disclaimer

Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Miss Carbon può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Miss Carbón

Miss Carbón

Drammatico - Spagna, Argentina 2025 - durata 94’

Titolo originale: Miss Carbón

Regia: Agustina Macri

Con Paco León, Lux Pascal, Laura Grandinetti, Romina Escobar