Sono passati più di tre anni dalla fine della quarta stagione di Stranger Things, e fino all’uscita online, pochi giorni fa, del primo teaser della quinta annata (che arriverà su Netflix il 26/11), non si è vista nemmeno un’immagine della popolarissima serie. A meno che, certo, non vi siate recati a Londra o a New York per vederne il prequel... a teatro. Ma a chi potrebbe mai venire l’idea, guardando una serie tv Netflix piena di mostri, effetti speciali e preadolescenti, di trasformarla in una pièce di tre ore sul palcoscenico di un teatro storico del West End londinese? La risposta è: a un tizio che per i suoi lavori teatrali ha vinto tre Tony Award e un Olivier Award, ed è stato per tre volte candidato all’Oscar come miglior regista, ossia Stephen Daldry.

Il veterano del palco, nonché autore, tra gli altri, di Billy Elliot e The Hours, ha contattato i gemelli Duffer dopo aver visto la seconda stagione della serie fenomeno, proponendo ai creatori qualcosa di completamente diverso: uno spettacolo teatrale ispirato alla serie. In tutto ci sono voluti sei anni prima che la pazza idea vedesse la luce, nella forma di Stranger Things: The First Shadow, che nel dicembre del 2023 ha debuttato al Phoenix Theatre di Londra, dove è tutt’ora in cartellone (nel frattempo, è sbarcato anche a Broadway), e che ha vinto due Olivier Award nel 2024: miglior commedia e miglior scenografia. Meritati, perché la scommessa un po’ folle è pienamente vinta: The First Shadow è uno spettacolo miracolosamente capace di tenere insieme la mitologia della serie Netflix e la magia del teatro, creando una narrazione compatta e coinvolgente che funziona come una mini-stagione dello show, ma anche come una spettacolare esperienza dal vivo. Il merito è della regia di Daldry, della scrittura di Kate Trefry (nella writers’ room della serie, e alla sua prima esperienza in assoluto con il teatro) e di invenzioni visive che sfruttano effetti ottici, pedane rotanti, scenografie componibili per ricreare, sul palco, l’efficacia narrativa di un montaggio alternato.
Lo spirito della serie è rispettato: tecnicamente, si tratta di un prequel ambientato nella Hawkins del 1959, dove arriva il nuovo studente Henry Creel, e dove si muovono in versione liceale molti dei personaggi adulti di Stranger Things (Joyce, Hopper, Bob), in quella che è una origin story del villain Vecna, ma che funge da prologo, a tratti struggente, alle vicende oscure che tutti si ritroveranno ad affrontare 25 anni dopo. Su Netflix è disponibile il documentario Stranger Things: The First Shadow - Dietro le quinte, che racconta genesi e sviluppo della pièce mantenendo il riserbo su trama e scenografie, ma offre un interessante sguardo su una lavorazione complessa (Trefry ha riscritto il testo dozzine di volte, in base alle direttive dei Duffer su quanto era possibile rivelare in vista della fatidica stagione 5) e su un fenomeno che ha portato a teatro un pubblico nuovo: si stima che il 60% degli spettatori di The First Shadow sia alla sua prima volta davanti a un sipario.
La serie tv e il documentario
Stranger Things
Fantascienza - USA 2016 - durata 78’
Titolo originale: Stranger Things
Creato da: Matt Duffer, Ross Duffer
Con Winona Ryder, Al Mitchell, Sean Astin, Dacre Montgomery, Paul Vincent Freeman, Bethany DeZelle
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
Stranger Things: The First Shadow - Dietro le quinte
Documentario - Usa 2025 - durata 85’
Titolo originale: Behind the Curtain: Stranger Things: The First Shadow
Regia: Jon Halperin
in streaming: su Netflix Basic Ads Netflix
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