Silenziosi itinerari di anime vaganti nel crocevia della vita unite in un cammino altalenante dall’incedere incerto sotto un cielo plumbeo che adombra un deviante malessere esistenziale celato sotto la cenere........... sogni e contraddizioni di un’adolescenza chiusa a doppia mandata nel proprio selvatico e delirante immaginario in una sorta di apoteosi del nichilismo giovanile nella sua forma più acuta......... struggimenti interiori tesi al conseguimento di un equilibrio esistenziale che resterà perennemente avvolto in un’illusione chimerica, sopraffatto dalla crudezza di una realtà che viene sempre meno alle promesse....... angeli dalla vita non sognata ma interiorizzata e sofferta, simili a fuscelli selvaggi, in grado di resistere senza spezzarsi ai turbinosi venti dell’irrequietezza, colti in una travagliata transizione dall’età acerba a quella matura...... squarci di vite frammentate da precarietà congenite che si accendono con sempre più sporadica intermittenza al suono scat di primavere vivaldiane rivitalizzate a tempo di swing, il più delle volte sorprese a meditare su sé stesse e sui propri languorosi rancori........ attimi volatili di una gioventù in piena espansione, abituata a nutrirsi dei suoi fremiti languorosi con appassionato senso di partecipazione emotiva..... inquietante drappello di presenze dall’evidente sbandamento interiore, investito forzatamente dello stesso potere usato da un ventriloquo nei confronti del suo docile portavoce inanimato.
Regia di Luca Mazzieri, Marco Mazzieri
Con Davide Pasti, Gallianne Palayret, Davide Zaccaro, Lina Sastri
Affinità elettive evidenti legate ad una consequenzialità di nessi di causa ed effetto che si rendono progressivamente sempre più tangibili, inserite in flussi d'esistenza vissuta in modo altalenante in un continuo rimaneggiamento di comportamenti di vita
Titolo originale Marie Baie des Anges
Regia di Manuel Pradal
Con Vahina Giocante, Frédéric Malgras, Nicolas Welbers, Amira Casar
Latenti istinti distruttivi posti in bilico tra sonno e risveglio che creano insanabili contraddizioni in una generazione allo sbando totale affacciata sul versante oscuro dell’animo umano.
Titolo originale Paris s'éveille
Regia di Olivier Assayas
Con Judith Godrèche, Jean-Pierre Léaud, Thomas Langmann, Antoine Basler
Paesaggi fattiscienti interiori prendono il posto di muri abbattuti. Il travaglio dell’esistenza irrequieta cede il posto all’incipiente banalità della noia. Contro il destino ogni sterile tentativo di rivalsa è destinato a fallire. E la vita continua.
Titolo originale Les roseaux sauvages
Regia di André Téchiné
Con Elodie Bouchez, Gaël Morel, Stéphane Rideau, Frédéric Gorny, Michèle Moretti
Personaggi intenti ad avocare a sé stessi il diritto di scelte talvolta avventate ed inopportune, quasi a voler congelare un processo di maturazione ancora restio a pervenire alla fine del suo ciclo.
Titolo originale L'eau froide
Regia di Olivier Assayas
Con Virginie Ledoyen, Cyprien Fouquet, Laszlo Szabo, Jean-Pierre Daroussin
Segregazioni generazionali che mordono l‘anima alla stregua di una colata di sale su uno squarcio di ferita viva, impietosamente rivelate con frasi secche, dirette, prive del pur minimo ornato, prive del pur minimo barlume di luce liberatrice.
Titolo originale L'esquive
Regia di Abdellatif Kechiche
Con Osman Elkharraz, Sara Forestier, Sabrina Ouazani, Nanou Benhamou
Rivalutazione delle minoranze della banlieue parigina con la decodificazione dello destabilizzante linguaggio di periferia usato come codice di comunicazione e con l’aggressività convogliata in direzione di un controllata attività creativa.
Titolo originale Idioterne
Regia di Lars von Trier
Con Jens Albinus, Bodil Jørgensen, Anne Louise Hassing, Troels Lyby
Metafora del malessere vitale che attanaglia l’anima del mondo moderno sottraendosi alla ricerca di facili compromessi e scegliendo di percorrere fino alla fine l’amaro calice del nostro vivere quotidiano.
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