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Muck

Regia di Steve Wolsh vedi scheda film

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La recensione su Muck

di undying
5 stelle

Un horror che cede spesso spazio all'erotico. Esordio in regia di certo effetto (dato il comparto femminile) per le bellezze semi svestite e costrette alla (inutile) fuga. Buona anche la messa in scena, ma la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti.

 

locandina

Muck (2015): locandina

 

Cape Cod, Massachusetts, "notte" di San Patrizio. In fuga da un cimitero, cinque ragazzi raggiungono una casa per chiedere soccorso. Una loro amica è stata uccisa da esseri mostruosi, emersi dalla limitrofa palude. La casa sembra disabitata e i ragazzi forzando l'entrata cercano rifugio all'interno. Essendo sprovvisti di cellulare, Noah (Bryce Drape) decide di avviarsi a piedi in cerca di aiuto. Raggiunge un locale e chiama il cugino, proprio mentre le creature mostruose si sono introdotte nella casa.

 

Jaclyn Swedberg

Muck (2015): Jaclyn Swedberg

 

Steve Wolsh scrive, produce e dirige il film d'esordio, concepito come primo tassello di una trilogia: Muck: Chapter 1 è infatti il secondo titolo, che pone rimedio essendo svolto in realtà come prequel. Infatti qui non è data alcuna spiegazione che anticipi gli avvenimenti, e già nell'incipit i protagonisti vengono proiettati nel pieno del thriller. Operazione rischiosa, che induce nello spettatore la sgradevole sensazione di iniziare la visione a metà film. Ma non è l'unico -grosso- difetto di Muck, perché la sceneggiatura procede per assurdità.

 

Laura Jacobs

Muck (2015): Laura Jacobs

 

Perché i cinque superstiti non raggiungono assieme il locale? E perché Noah, una volta in grado di chiedere rinforzi, anziché la polizia chiama il cugino? Nel corso del film, poi, situazioni surreali, messe in atto da Troit (Lachlan Buchanan) sminuiscono a più riprese il girato. Ed è un peccato, perché tecnicamente si nota che -in regia- il talento c'è.

 

Laura Jacobs

Muck (2015): Laura Jacobs

 

Kane Hodder (il Jason Voorhees di Venerdì 13) interpreta ovviamente la parte di una delle mostruose creature, offrendo -come sempre- la sua inquietante "stazza" mentre, particolare interessante per il pubblico maschile, la componente erotica predomina su quella horror.

 

Lauren Francesca

Muck (2015): Lauren Francesca

 

Il gineceo che si "muove" sullo schermo è di prima categoria: Jaclyn Swedberg è stata la Playmate di Playboy nell'anno 2012, mentre altre due bellezze da sturbo, Audra Van Hees e Ashley Green Elizabeth, hanno ricevuto il riconoscimento di Miss Cape Cod (Cape code è la location del set). E l'elemento erotico subentra -prepotentemente- anche in contesti inattesi, come quando la Swedberg è in auto -assieme a Lachlan Buchanan e alla affascinante ed esotica Puja Mohindra-  sotto attacco da parte delle creature che muovono il mezzo a destra e sinistra: la macchina da presa insiste con primi piani del seno ondeggiante della playmate, urlante e spaventata eppur tanto erotica. Ma il palmo di personaggio più sexy tocca a Lauren Francesca che, pur senza vantare alcun riconoscimento da miss, recita per tutto il tempo in lingerie, con un mini slip e un top risicato muovendosi sinuosamente (spesso ripresa da dietro con evidenza delle natiche di rara perfezione) pur dovendo indossare un paio di stivali. La domanda, come direbbe Lubrano, sorge spontanea: che ci faceva in quello stato, nel mezzo di una palude? Aspettiamo il capitolo finale, sperando che Steve Wolsh dia soluzione a questo inestricabile (e interessante) enigma.

 

Lauren Francesca

Muck (2015): Lauren Francesca

 

Puja Mohindra

Muck (2015): Puja Mohindra

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