Espandi menu
cerca
Paris Follies

Regia di Marc Fitoussi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 315
  • Post 214
  • Recensioni 6426
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Paris Follies

di alan smithee
6 stelle

“La retournelle”, ovvero “il ritornello” (questo il titolo originale di Paris Follies), va qui inteso come “la solita solfa”, la routine che uccide il sentimento e l’emozione probabilmente alla base dell’origine del rapporto amoroso di una coppia di cinquantenni allevatori di bovini in Normandia.

Una commedia leggera del regista Marc Fitoussi, incentrata sul mal di vivere che spesso ormai posta alla dissoluzioni di unioni apparentemente indissolubili, si risolve infatti anche qui con una fuga, ma anche con una sudata riconquista.

Due allevatori di una razza pregiata di mucche, si ritrovano così impegnati dal non poter mai riflettere sullo stato del loro matrimonio ormai ultraventennale: figli grandi in procinto di lasciare la casa natale per andare nella capitale a studiare, ed un avvenire sempre uguale, a dividersi tra la fattoria, l’accudire alla mandria, il partecipare, spesso vittoriosi, a mostre e fiere accumulando premi e riconoscimenti che ormai si accumulano senza destare più alcuna emozione; quanto meno nei sentimenti di Brigitte, che da anni ormai tira avanti per inerzia, al contrario di suo marito Xavier, sempre entusiasta e galvanizzato dal lavoro come nei momenti della loro gioventù.

Ecco allora che, a seguito di un semplice contatto con una gioventù parigina che viene a trascorrere le vacanze di un weekend più lungo nei pressi della loro tenuta, Brigitte, da tempo un po’ incerta e dubbiosa sul suo futuro, ora a contatto con i figli della città, smaliziati, progrediti e entusiasti a tal punto da parere realmente realizzati, acquisisce la determinazione di partire, anche solo per qualche giorno, con la scusa di recarsi - finalmente libera dagli impegni della terra e dalle mansioni da allevatrice – a trovare i suoi nuovi amici cittadini.

Xavier comprende presto che sta perdendo sempre di più la sua Brigitte, la quale invece, con genuina ingenuità assapora questa sua fuga come una salutare e rivitalizzante boccata d’aria fresca, percependola come la sua prima possibilità dopo anni di togliersi di dosso i problemi, le mansioni, persino gli odori, di un lavoro che è arrivata a logorarla.

La Ritournelle non è che una semplice innocua commedia sul vivere e sul sopravvivere di un rapporto di coppia, ma è piacevole vedere affrontate queste problematiche dolci amare, ma anche concrete, se interpretate tramite da due validi interpreti quali Jean Pierre Darroussin e Isabelle Huppert: quest’ultima poi, smessi per una volta i panni nevrotici della donna in nero, della femme fatale, della disturbata che reagisce, ci offre un ritratto di donna dolente che è un po’ la preparazione “rurale” di quello più colto, ma ugualmente fragile e bisognoso di affetto, interpretato non molto tempo dopo ne L’avenir di Mia Hansen-Love.

Memorabile vedere la donna che si muove spaesata nella tentacolare capitale, con perennemente indosso il suo pesante e sin incongruo colbacco in pelle, non proprio all'ultima moda.

Completano il nutrito cast del film lo "straniero nordico tentatore" Michael Nyqvist, Pio Marmai, la bella Anais Demoustier e la onnipresente, ma sempre apprezzata, Marina Fois.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati