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Il massacro della Guyana

Regia di René Cardona Jr. vedi scheda film

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La recensione su Il massacro della Guyana

di Donapinto
5 stelle

Istant-movie che si ispira a uno sconcertante fatto di cronaca avvenuto solo un anno prima dell'uscita del film, nella ex-Guyana Britannica, conosciuto come "il massacro di Jonestown". Tutto ha inizio negli Stati Uniti d'America, con l'ascesa del reverendo Jim Jones, un "rispettabilissimo" e carismatico predicatore, che riuscì a creare una sua chiesa personale, "Il Tempio dei popoli". Grazie ai suoi sermoni infarciti di demagogia, Jones riusci a raccogliere un migliaio di adepti, convincendoli che vivevano in un mondo violento e corrotto, con l'utopistico sogno di creare una comune che vivesse in pace e in semplicità. Senza nascondere il suo orientamento politico, il reverendo si fece fautore e promotore di un "socialismo apostolico", mischiando gli ideali Marxisti, con quelli cristiani più radicali. Anche a causa di accuse di maltrattamenti e abusi nei confronti di alcuni adepti, la sua posizione si fece più vulnerabile, decidendo cosi' di trasferire la sua comunità nella Guyana, che all'epoca era schierata politicamente con l'Unione Sovietica, accogliendo così molto generosamente il reverendo e la sua gente. Jones diede vita a una comune agricola, dove, in teoria, tutti erano uguali e tutto era di tutti. In realtà questo piccolo paradiso terrestre, era un vero e proprio campo di lavoro, dove la gente era costretta a lavorare duramente 12 ore al giorno nei campi sotto un sole cocente e sfamata con un'alimentazione del tutto inadeguata. Qualsiasi disubbidienza e tentativo di fuga, venivano puniti molto severamente. A causa delle pressioni dell'opinione pubblica, il deputato americano Leo Ryan Jr., si recò nel paese sudamericano per verificare di persona come stavano le cose. Sul punto di tornare in patria, il deputato insieme ad alcuni adepti "traditori" che erano stufi di quella vita, verranno assassinati a colpi d'arma da fuoco proprio all'aeroporto da alcuni "fedelissimi" del reverendo, con le forze di polizia locali che non mossero un dito. Da lì, la decisione di un "suicidio collettivo" dell'intera comune, utilizzando il cianuro. Si parla di poco più di 900 morti, dei quali non vennero risparmiati nemmeno i bambini. A neanche un anno dai tremendi fatti, il poco raccomandabile ma scaltrissimo regista messicano Rene' Cardona Jr. (Suo padre era Rene' Cardona, regista de I SOPRAVVISSUTI DELLE ANDE) ne farà immediatamente un film. Pellicola questa che, aldilà delle scarse potenzialità registiche, non approfondisce la questione, preferendo rimanere in superficie, limitandosi a un lavoro corretto e molto superficiale, assolutamente senza infamia e senza lode. Non si conoscono precisamente le ragioni dell'omicidio del deputato americano e il seguente suicidio di massa, e lo stesso regista non sembra preoccuparsi molto di fare un'indagine più approfondita. Si ipotizzo' anche di un complotto organizzato dagli stessi servizi segreti americani. Cardona Jr. sembra ispirarsi anche a quella moda molto in auge negli anni 60' e 70' , dei documentari realistici e sensazzionalistici, in stile MONDO CANE, per capirci. L'interesse della pellicola risiede nel constatare i fatti, a quanto pare molto fedeli ai reali avvenimenti, specie per quelli che sono all'oscuro di questa agghiacciante vicenda. Inoltre Cardona riesce a fare economia di inutili violenze e trucidata' gratuite, solitamente un marchio di fabbrica nella sua filmografia e in quella del padre. Il tutto supportato da una sobria recitazione, affidata ad esperti veterani quali Stuart Whitman nel ruolo di Jim Jones, oltretutto molto somigliante al reale personaggio, Joseph Cotten, John Ireland e Yvonne De Carlo. Nel 2013 ne verrà girata un'altra versione dal titolo THE SACRAMENT, pellicola di cui non sospettavo nemmeno l'esistenza.

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