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Un matrimonio

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su Un matrimonio

di mm40
4 stelle

Francesca, figlia di un operaio, e Carlo, figlio di un commerciante, si frequentano suscitando un certo scandalo: ma siamo nell'immediato secondo dopoguerra e solo la tenacia dei due consentirà loro di riuscire a sposarsi. Presto arriveranno anche i figli e, attraverso i decenni, i due giungono alle nozze d'oro, cinquant'anni di matrimonio, e a diventare nonni.

 

Due anni di pausa per Pupi Avati, abituato a girare almeno un film all'anno, sono eccessivi; ecco così che, a un biennio di distanza da Il cuore grande delle ragazze (2011), il regista bolognese ritorna con ben due produzioni televisive: una è l'abbastanza modesto Il bambino cattivo; l'altra è questo monumentale film in sei puntate da cento minuti ciascuna (!), Un matrimonio. Durata totale, insomma: 10 ore tonde; naturalmente anche la storia è piuttosto ingarbugliata e il cast ben nutrito: (fra gli altri) Micaela Ramazzotti, Andrea Roncato, Flavio Parenti, Valeria Fabrizi, Christian De Sica, Katia Ricciarelli, Isabella Aldovini, Francesco Brandi, Emanuele Salce, Bob Messini, Vito, Corrado Tedeschi, Remo Remotti. Un'operazione magistrale e orchestrale nella quale cinquant'anni di matrimonio di una coppia vedono scorrere sullo sfondo mezzo secolo di storia d'Italia; la sceneggiatura è a triplice firma: Claudio Piersanti, Tommaso Avati e il regista ne sono gli autori. Le musiche, impeccabili, sono di Riz Ortolani: sarà l'ultimo lavoro di una carriera straordinaria; il compositore muore, a quasi 88 anni, soltanto tre giorni dopo la messa in onda dell'episodio finale di Un matrimonio. In un film tanto lungo, naturalmente, non mancano i momenti morti e le sequenze sostanzialmente 'superflue' ai fini del nucleo centrale della trama, così come il trucco è costretto a mostrare i suoi limiti quando si mettono in scena personaggi fortemente invecchiati (la Ramazzotti a settant'anni è la Ramazzotti del 2013 con i capelli grigi); nel complesso, in ogni caso, il lavoro regge sufficientemente bene grazie a una confezione accurata e quindi anche al marchio Rai alle sue spalle. 4,5/10.

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