Trama
Lo scrittore Peter Alison (David Manners) e la moglie Joan (Jaqueline Wells) sono in viaggio di nozze, diretti a Gömbös, in Ungheria, soli in uno scompartimento riservato dell'Orient Express. Per errore, è stato destinato allo stesso scompartimento anche il dott. Vitus Werdegast (Bela Lugosi), diretto a visitare un vecchio amico proprio nelle vicinanze di Gömbös. Werdegast racconta di essere stato internato per quindici anni nella durissima prigione russa di Kurgaal, un posto dal quale in pochi sono riusciti a tornare. Scesa dal treno a Visegrad, la coppia trova ad attenderla una autovettura mandata apposta dall'hotel di Gömbös. Werdegast e il suo servitore, che lo aspettava in stazione, approfittano del velivolo per raggiungere la tenuta dell'amico, l'ingegner Poelzig (Boris Karloff). Durante il tragitto, di notte e mentre infuria un temporale, finiscono fuori strada. L'autista muore sul colpo, gli altri raggiungono a piedi la tenuta di Poelzig, edificata sull'antico sito di Fort Marmorus, "la più grande tomba del mondo", dove moltissimi uomini persero la vita durante la Grande Guerra. Curate le lievi ferite riportate da Joan, la giovane coppia si accinge a riposare, mentre Werdegast rimane faccia a faccia con Poelzig. In realtà Poelzig non è un vecchio amico, ma l'ex comandante, che vendette i suoi uomini ai Russi, mentre lui si mise in salvo. Werdegast aveva una moglie, Karen, ed una figlioletta, che il perfido ufficiale convinse a seguirlo, dopo aver raccontato che il marito era stato ucciso. Ora Werdegast intende riprendersi la moglie e la figlia, e vendicarsi, non eliminando fisicamente il traditore, ma uccidendo lentamente la sua anima, allo stesso modo in cui fu uccisa la sua a Kurgaal.
Note
Primo dei molti film girati insieme dai due mostri sacri dell'horror Bela Lugosi e Boris Karloff.
Nonostante i titoli iniziali gli attribuiscano l'ispirazione con la dicitura "Suggested by the immortal Edgar Allan Poe classic", il racconto omonimo del grande scrittore non c'entra niente.
La colonna sonora è arrangiata da brani di Liszt, Schubert, Schumann, Bach e Brahms.
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (2) vedi tutti
Un gioiello del genere horror, con gli intramontabili Boris Karloff e Bela Lugosi.
leggi la recensione completa di Ethan01Seriosità mitteleuropea e razionalismo architettonico in un horror catatonico che un po'ipnotizza e un po'addormenta.
commento di michel