Regia di Sergio Colabona vedi scheda film
Film strambo e doveroso, per portare gli ignari (come il sottoscritto) a conoscenza della vicenda umana di Giovanni Passannante, repubblicano ed anarchico, attentatore (fallito) di Umberto I di Savoia, seviziato come detenuto dallo Stato italiano, in vita e dopo la morte. Il lavoro di Colabona denuncia un poverismo che tuttavia diventa cifra stilistica, un po' come l'intera opera del pisano Paolo Benvenuti. Gli autori (oltre al regista dev'essere annoverato tale anche l'attore e autore lucano Ulderico Pesce) alternano sapientemente il materiale da indignazione civile al tono grottesco, con il quale sono trattati i vari ministri dell'ingiustizia e del menefreghismo che si alternano a Via Arenula, tra i quali si ricordano Bebo Storti che raffigura un ministro leghista memore di Castelli e Niki Giustini di mastelliana campanità.
Alla feroce detenzione di Passannante sono dati dei tratti horror, accentuati dall'ambientazione nella lugubre Torre della Linguella. semiaffondata nel mare che bagna Portoferraio (Isola d'Elba) e dal trucco affibbiato alla faccia del bravo Fabio Troiano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta