Nella Francia del 1959 si incontrano un anziano illusionista in declino, oscurato dalla fama crescente delle rock band, ed una giovane ragazzina scozzese. Ammaliata dai suoi giochi di prestigio, decide di seguirlo nel suo viaggio alla ricerca di nuovi palcoscenici ed insieme a lui diventerà grande....
Note
Inquadratura immobile, campo lungo, inizia lo spettacolo. L’illusionista è un malinconico omaggio al mondo del vaudeville e ai suoi artisti dimenticati che, come Monsieur Hulot, muto e surreale, sono travolti dalla modernità del rock’n’roll, della Tv, del jukebox. La sceneggiatura, scritta da Tati tra il 1956 e il 1959, è stata “ritrovata“ dalla figlia Sophie e consegnata al disegno animato - più fedele all’originale del cinema live - nei tratti lievi ed eleganti di Chomet, che restituisce il nome originale all’attore regista, Tati Tatischeff, l’“illusionista“ del gesto e della comicità impercettibili.
Poetico film quasi muto, con una delicatezza ed una cura del dettaglio incredibili. Ma la storia è più che malinconica, e nella tristezza del finale si diluisce fin troppo la bellezza della poetica. Voto 7.
...ogni tanto è bello e "salutare" evadere con pellicole del genere. E' "l'illusione" di sempre, anzi "la grande illusione" di ogni tempo e luogo. Nel film qualche cosa ti libera la mente, e ti lasci trasportare. Una scena per tutte: la vetrina del rigattiere con il pupazzo ventricolo "spento". (da lontano poi Jacques Tati che spunta dalla tela)..8
Una Edimburgo splendidamente dipinta fa da sfondo a questo delicato poetico omaggio a Tati che parla un linguaggio tipo gramelot di Fo. I maghi esistono e Comet è uno di loro!
Un omaggio più che malinconico ai tempi andati, un'animazione che sa di poesia in una favola che stupisce e commuove, senza quasi mai proferire parola.
Come in “Appuntamento a Belleville” Chomet tratteggia l’Odissea picaresca di stralunati avventurieri senza risorse per sottrarsi a una civiltà meccanizzata, persino nella musica, che restringe spirito d’iniziativa, fantasia e poesia negli angusti e dimenticati palcoscenici di periferia: “L’illusionista” è in… leggi tutto
Un film del tutto visivo al quale si assiste affascinati da quadri che scorrono restituendo immagini suggestive e malinconiche, capaci di restituire ambienti, paesaggi e personaggi senza bisogno di parole. Lasciate i bambini a casa però, che di certo rimarranno delusi, abituati come sono a ben altri ritmi frenetici. Il soggetto di Jacques Tati (e io sono dell'opinione che c'è… leggi tutto
Non mi interessa che urliate al miracolo e che non capisco una cippa
Avevo visto su un blog, un’immagine del film Appuntamento a Belleville. Mi era così piaciuta quell’immagine che ero corsa a comprarmi il film da Feltrinelli. Quando il mio amico P. me lo ha visto in mano mi ha detto che per lui era un capolavoro. Alla sera l’ho visto e devo dire che non… leggi tutto
C'è tanta poesia in questo cartone animato che curiosamente ricorda, per la grafica e per l'ambientazione (tra Francia e Inghilterra, e prevalentente in serale o notturna), gli Aristogatti. Molto adatto e toccante anche l'accompagnamento musicale, e suggestive le voci per cui l'opera non può dirsi totalmente nè muta nè parlata. La storia segue il vagare di un…
Arrivo forse in ritardo a scrivere questo mio punto di vista sul decennio passato. Tra il cambio di valutazione che ho adottato mesi fa e ripensamenti di… segue
Un piccolo capolavoro del cinema di animazione, ingiustamente ignorato dopo una candidatura all'Oscar nel 2011, ispirato ad una sceneggiatura di Jacques Tatì del '56 e resa da Chomet con sublime grazia e delicatezza. Il protagonista, un prestigiatore che è la controfigura dello stesso Tati', vive un platonico amore senile con una giovane ragazza, ma presto le loro strade…
Salve a tutti , prima di iniziare ringrazio l'utente Supadany per aver ideato questi sondaggi a cui io partecipo spesso e volentieri , andando come da titolo questo è IL sondaggio per decretare…
Jacques Tati c'è e si vede tutto in questo secondo lungometraggio animato di Sylvain Chomet, che dopo Appuntamento a Belleville riprende la poetica lunare del malincomico transalpino per tradurre questa sua opera inedita in punta di matita con il suo tratto tipicamente retrò. La storia è quella di un illusionista che, nella Francia di fine anni '50, vede il suo successo…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
Un film dolcissimo, un animazione così calda, tenera... che riscalda l'animo. E' quasi muto, eppur non annoia, anzi, ti rapisce nei suoi colori pastello e i suoi movimenti dinoccolati... gli sfondi così attenuiti.
Un film sul ciclo della vita... un cartone per "bambini" adulti... non per piccoli "rincoglioniti".
E' un mondo triste quello dell'anziano illusionista Tatischeff, la guerra è ormai alle spalle da più di un decennio e le società stanno cambiando, forse per artisti come lui non c'è più posto e non è più tempo. I teatri sono vuoti, gli ingaggi più degradanti, il grosso pubblico è preso da rock band sui generis, juke boxe,…
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Commenti (6) vedi tutti
Poetico film quasi muto, con una delicatezza ed una cura del dettaglio incredibili. Ma la storia è più che malinconica, e nella tristezza del finale si diluisce fin troppo la bellezza della poetica. Voto 7.
commento di ezzo24...ogni tanto è bello e "salutare" evadere con pellicole del genere. E' "l'illusione" di sempre, anzi "la grande illusione" di ogni tempo e luogo. Nel film qualche cosa ti libera la mente, e ti lasci trasportare. Una scena per tutte: la vetrina del rigattiere con il pupazzo ventricolo "spento". (da lontano poi Jacques Tati che spunta dalla tela)..8
commento di ivcaviccMolto malinconico. Voto: 8 1/2
commento di musilloUna Edimburgo splendidamente dipinta fa da sfondo a questo delicato poetico omaggio a Tati che parla un linguaggio tipo gramelot di Fo. I maghi esistono e Comet è uno di loro!
commento di marco biUn omaggio più che malinconico ai tempi andati, un'animazione che sa di poesia in una favola che stupisce e commuove, senza quasi mai proferire parola.
commento di slim spaccabeccoChe dire? Bellissimo
commento di davide1971