Regia di Fabrice Du Welz vedi scheda film
Ma cosa dovrei scrivere, scusate, il film è stato proiettato come film fuori concorso, all'ultima mostra cinematografica internazionale di Venezia l'ottobre scorso, dove i protagonisti e lo stesso regista, alla fine della proiezione, sono stati applauditi per dieci minuti di seguito........e allora? direte! Allora a tutt'oggi non è stato proiettato nelle sale italiane. Ma si può? Ma non solo questo, della stessa attrice protagonista, ovvero la meravigliosa Emmanuelle Bèart, scusate ma questo è un giudizio di parte, non sono stati proiettati nei cinema italiani anche il film "Disco" con lei protagonista insieme a Franck Dubosc e Gèrard Depardieu, una brillante commedia uscito in Francia già l'estate scorsa. L'unico film con interprete la Bèart è uscito l'inverno scorso, cioè "I Testimoni", film per altro molto impegnato socialmente, e che in Francia era uscito già 7 mesi prima, ma dei suoi film mandati in proiezione nei cinema francesi degli ultimi 4/5 anni, in Italia non se ne visto uno. Conclusioni: Io non so se c'è qualche forma di boicottaggio sui film di fabbrica francese, ma mi chiedo perchè dobbiamo subirci i soliti panettoni di natale o tutte quelle americanate piene di scoppi di auto, spari, fantascientifici ecc dagli stati americani e anglosassoni, invece di film più reali e per la famiglia che magari sarebbero più accettati da un pubblio meno bacchettone. Il cinema d'autore europeo e sopratutto dei nostri vicini Francesi deve essere rivalutato in italia ed io sono sicuro, scusate la presunzione, che film di sentimento o di cultura sociale ed intellettuale il pubblico italiano ne abbia tanto bisogno e quindi spero vivamente che tali film siano proiettati nelle sale italiane o trasmessi nelle varie reti nazionali e commerciali.
Con infinito amore per il cinema...Pietro Lombardo da Milano
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