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Il profumo delle campanule

Regia di Tim Fywell vedi scheda film

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AlexPortman80

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La recensione su Il profumo delle campanule

di AlexPortman80
7 stelle

Voto: 7+/10 a questo film inglese ambientato all'alba della seconda guerra mondiale. Opera prima, dopo una serie di lavori per la televisione, del regista Tim Fywell, è la trasposizione cinematografica del romanzo "I capture the castle" di Dodie Smith. Incentrato sulle vicende di una famiglia caduta in disgrazia, è supportato da buone interpretazioni da parte di tutto il cast, che rende la storia piacevole, a tratti divertente, sicuramente intrisa di romanticismo, ma mai sdolcinata. Suggestive le ambientazioni, in parte nella campagna inglese, in parte a Londra, discreta la fotografia e il montaggio. Magari senza picchi memorabili, ma lo consiglio sicuramente.   

Sulla trama

Inghilterra, 1936: sono passati 10 anni da quando James Mortmain, scrittore di discreta fama, è uscito di prigione, accusato dell'omicidio della moglie. Per rifarsi una vita, si è trasferito in un decadente castello nella campagna inglese insieme ai tre figli (Cassandra, Rose e Thomas) e alla nuova moglie, Topaz. Ma da allora la sua vena artistica si è appannata e James non ha ancora portato a termine il suo nuovo romanzo. Tutti i progetti e i sogni si sono infranti e la situazione economica della famiglia è disastrosa: non pagano l'affitto al proprietario americano da 2 anni e non riescono neanche a dare lo stipendio al garzone Steven. Un bel giorno si presentano Neil e Simon Cotton, nipoti del proprietario: essendo morto, a ceduto a loro il maniero. I due ragazzi suscitano subito l'interesse delle figlie, ormai adolescenti, Cassandra e Rose...

Su Tim Fywell

Definirei la regia di Fywell stilisticamente corretta: porta a casa il suo lavoro in maniera più che soddisfacente, senza particolari scelte o riprese. Magari una mano più personale avrebbe giovato maggiormente, ma comunque il livello è di una buona produzione televisiva inglese. 

Su Romola Garai

Interpretazione molto convincente da parte dell'attrice che dà il volto a Cassandra Mortmain: è forse la più sentimentale dei figli di James, alla ricerca del primo e vero amore.  

Su Rose Byrne

Fantastica la Rose Mortmain interpretata dall'omonima attrice australiana, questa volta in versione riccia: è la più frivola e allegra della famiglia ("l'unica col sorriso stampato in faccia"), crede di saper suonare decentemente il pianoforte, è disposta a tutto per poter cambiar vita (e abbigliamento), ma pure lei dovrà capire cos'è l'amore e se conviene sacrificare la propria felicità per raggiungere certi obiettivi. Esilarante in alcune scene, in particolare nel rapporto con la famiglia (e il fratello), quasi odiosa in altre, ma sempre spinta dalla passione e dall'ambizione. 

Su Bill Nighy

Ancora un personaggio ottimamente tratteggiato da Nighy: in versione scrittore decadente (come il castello), in preda a schizofrenie e manie di vario genere (come quando, seppur in altra epoca, era il cantante in Love Actually), l'attore impersona un artista/genio incompreso che fatica a scrivere un nuovo romanzo come fatica a riscrivere un'altra pagina della propria vita, dopo un difficile periodo in carcere e ora con una seconda moglie "pazza" quanto lui e dei figli a cui vorrebbe dare di più ma che credono poco nel loro padre.

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