Regia di Robert Hampton (Riccardo Freda) vedi scheda film
Horror minore firmato dal papà dell'horror italiano che qua si abbandona allo splatter in un paio di sequenze ben realizzate.
Il film rientra nel filone esorcistico anche se con un taglio più originale di quello classico e poi in seguito spazzato via dal filone post Esorcista.
Purtroppo paga una sceneggiatura un po' sfilacciata, con più di un buco narrativo e soprattutto una certa "faciloneria" nel dare per scontati certi sviluppi (tipo la polizia che capisce subito che la chitarra abbandonata sul luogo della strage non era di nessuno dei partecipanti al sabba, così come le perle ritrovate in uno scantinato della villa). Sono invece buoni e in seguito ripresi da decine e decine di film alcune idee come il benzinaio fantasma o la morta che ritorna a vivere possedendo il corpo di una ragazza per vendicarsi.
Freda non è in particolare vena dietro alla macchina da presa, lo si evince da un ritmo assai lento del film che offre il suo meglio nella parte centrale nella memorabile e onirica mattanza che vede cadere vittima tutti i partecipanti del sabba. Si vedono teste decapitate con abbondanti spruzzi di sangue, teste aperte in due da un colpo di spada, sgozzamenti e via dicendo.
Le interpretazioni sono nella media, la colonna sonora di Cipriani non è delle migliori ma non è neppure mediocre.
Insomma, si poteva fare meglio. Voto: 5.5
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