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Il custode

Regia di Tobe Hooper vedi scheda film

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La recensione su Il custode

di supadany
6 stelle

Inutile dire che quando dietro la cinepresa figura un nome dell’altisonanza, almeno per il genere horror (e per il passato che fu), di Tobe Hooper (questo poi ad oggi è peraltro il suo ultimo film arrivato in Italia) le aspettative diventano subito alte, e questo film ci impiega poco a farci tornare con i piedi per terra, detto questo l’operazione rimane simpatica, quanto poi è claudicante nella sua estemporanea essenza.

La famiglia Doyle si trasferisce in California per ripartire da zero, prendendo in gestione la società di pompe funebri dei fratelli Fowler, da sempre mal visti dalla gente del posto.

Sulla loro storia si narrano macabra accadimenti che il nuovo nucleo famigliare, e non solo, vivrà sulla propria pelle.

 

 

Film horror semplice come pochi altri, molto lineare nello sviluppo con poche sorprese da annoverare nel suo repertorio, quindi la scena è più che altro sostenuta dal regista che dai pochi elementi a disposizione riesce comunque a ricavare un film decente.

Certo da un prodotto targato Hooper ci si sarebbe aspettato comunque di meglio, l’ambientazione è funzionale (recarsi in un posto del genere comporta del fegato), gli archetipi horror sono presenti in abbondanza (chi scasse le palle muore subito, il morto che ritorna, la casa come proscenio assoluto dell’azione), lo stile è piuttosto divertito (e questo rimane un merito), ma il film appare poco di più che un gioco, esercitato senza grandi mezzi ed ambizioni.

Tutto figura quindi in maniera molto semplice ed immediata, sul finale avviene un parziale riscatto con una chiusura nerissima (la speranza aleggia altrove), ma si tratta sempre più di un frangente in stile divertissement più che altro (sicuramente non terrorizza).

Rimane quindi un film che non riporta in auge il talento del regista, ma che fa comunque divertire senza accentuare i toni (o riuscire a farlo volendo essere maligni), probabilmente un po’ poco per poterne gioire, ma comunque valutando tutta la situazione nell’insieme diventa più facile chiudere un occhio e lasciarsi trascinare nella storia che possiede gli elementi per non passare inosservata.

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