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Il tatuaggio del drago: una cascata di sangue

Regia di Masahiro Makino vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il tatuaggio del drago: una cascata di sangue

di zombi
8 stelle

sembrava un'operella di puro intrattenimento con la gara di due compagnie per l'appalto della costruzione del padilione dell'esposizione di tokyo. una buona, una cattiva che corrotta dalla yakuza vuole assicurarsi l'appalto con tutti i mezzi disonesti possibili, andando incontro ad ogni disonore possibile e immaginabile. poi però ti arriva mica ken takakura... ne succedono di ogni. il ritorno di takakura ken è atteso da molti: l'eterna innamorata timida, una geisha, tutti quelli della compagnia di costruzione e dal suo amico d'infanzia che però è yakuza numero uno della compagnia cattiva. quando dissi che sul viso anziano di takakura ken si leggeva il mondo, lo ripensai anche vedendo il suo viso da giovane. la saggezza fatta persona. nonostante le angherie del boss lui non reagisce mai e anzi, dopo la morte del capo della compagnia e fatto capo all'unanimità, takakura ken continua a mettersi in discussione e a chiedere di essere dimesso dalla mansione di capo. un socio di takakura impegna la banco dei pegni il matoi, spirito contro il fuoco nei cantieri, per riscattare la geisha che non vuole essere la moglie preferita del boss cattivo. ma cosa succede? il padrone del banco dei pegni è naturalmente uno scagnozzo del boss cattivo e il matoi finisce nelle loro mani. scandalo e vergogna. oto, custode del matoi e innamorato vanamente della geisha, si reca dal boss coi soldi per riprendere il matoi, ma viene vigliaccamente accoltellato. da qui il disastro. il cantiere prende fuoco. la geisha ruba il matoi e lo porta a takakura ken, poi si reca sul fiume e vi si getta morendo. sono scene che dette così non ne rendono assolutamente la bellezza della loro immediatezza. il funerale di oto in cui takakura ken chiede al capo di perdonarlo perchè ha agito in buona fede. takakura ken tra l'altro pensa moderno, in quanto pensa al matoi solo come un simbolo, creando sconcerto anche tra la sua compagnia. la cascata di sangue arriva e non può più essere rimandata. con il suo amico d'infanzia ripudiato dal boss si reca nella compagnia rivale insieme a take il sudicione balbuziente per sistemare i conti che ormai sono incalcolabili. restato a petto nudo, si scopre un grande tatuaggio e la mattanza comincia. muoiono i buoni e anche i cattivi. lo stesso takakura ken rimane ferito. giunge la polizia e lo scorta via. di certo non un happy end

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