Regia di Nelo Risi vedi scheda film
Un gran bel film storico, che fa riflettere ed è pulitissimo nel messaggio e nella resa.
Lo studio di Manzoni viene riproposto, e mostra gli errori e gli orrori dell'ignoranza: a fronte di un fatto come la peste, che si può affrontare solo con i sussidi competenti e onesti della scienza e in nessun altro modo, vengono evidenziate quelle scelte che invece hanno avuto ben più larga fortuna nel corso della storia, e per interessi di potere.
Gestire ogni emergenza trovando dei colpevoli all'occasione, che però colpevoli non sono in realtà, e che non si possono difendere, è il clichè più tipico delle istituzioni assolutiste, che così possono mostrare di essere sempre dalla parte del giusto e di reprimere ogni sovversione al potere costituito, che meglio non potrebbe comportarsi per far fronte (come vogliono far credere loro) alle emergenze volute da quattro pazzi criminali.
Il fulcro di questa strategia è l'ignoranza (cioè l'impedire che la verità emerga), che viene imposta solo con il terrore, di perdere tutto e persino la vita tramite le torture: alla fine il messaggio passa, conviene dire le balle che servono al potere di cui sopra. Questo film sessantottino non fa fare bella figura alla chiesa in tal senso. E mostra come l'unico dei sospettati che si salva è anche l'unico, fra quelli, che ha appunto potere e soldi.
La conservazione è servita, come quasi sempre è accaduto, nonostante questo ricada a palese danno della verità e della stragrande maggioranza.
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