Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
Autosequestratasi all’interno del suo cinema che fu, Lina Wertmüller non riesce, non vuole, non è in grado (agli spettatori scegliere l’opzione più consona) di uscire dai porticcioli che odorano di pesce e di basilico, di allontanarsi dallo stereotipo del pescatore sempre felice di alzarsi alle tre del mattino per farsi trovare pronto all’alba con le cassette piene di alici e gamberi da vendere ai benestanti personaggi dei suoi film fotocopia. Poi ci si mettono pure i corto circuiti dell’immaginario contemporaneo. E così l’incipit di quest’incredibile ennesimo capitolo in stile accattatevillo, somiglia sinistramente a quelo del remake americano di Travolti da un insolito destino: Murray Abraham pare Adriano Giannini fra trent’anni e Sophia Loren la nonna di Madonna. Un peccato vedere il talento di Lina ancora una volta gettato nelle reti di una mattanza che coinvolge tutti, attori di solida tradizione e collaboratori di prima qualità (Beppe Lanci, Umberto Marino, Elvio Porta, Enrico Job...). Sophia canta una canzone sui titoli di testa che recita: «Fumavi le gitanes sempre sul mare controvento». Era meglio la pappa col pomodoro.
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